Plane Finder: intercettare aerei con lo smartphone

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L’iPhone ha una diffusione enorme nel popolo degli smanettoni di smartphone, soprattutto per il suo grande pacchetto di applicazioni curiose (e spesso inutili) che vengono prodotte. Oggi analizziamo anche un’applicazione molto carina che ha anche avuto un pesante giudizio della critica: quello di favorire il terrorismo aereo.

Parliamo del software Plane Finder AR, l’applicazione progettata e diffusa dalla Pinkfroot, software house inglese che con il costo di 2 euro da la possibilità ad iPhone e smartphone con Android di localizzare gli aerei commerciali in volo. Come funziona? Molto semplicemente, con l’aereo in volo, basta identificarlo con la fotocamera e con il software avviato si avranno una serie di informazioni sul veicolo in volo.

Parliamo di Numero di volo, Luoghi di partenza e di destinazione, Altitudine, Velocità, Rotta probabile ed altri dati. La tecnologia utilizzata è da studio pubblico, parliamo della ADS-B (Automatic Dependent Surveillance – Breadcast), il sistema di monitoraggio delle compagnie aeree americane. Le informazioni, vengono trasmesse da bordo a terra con il sistema satellitare GNSS (Global Navigation Satellite System).
Gli sviluppatori, hanno messo questa applicazione al servizio degli amatori. Patrick Mercer, ex presidente della commissione parlamentare contro il terrorismo ha dichiarato che: “Qualsiasi cosa che renda più semplice individuare degli obiettivi per i nostri nemici è folle. Il governo deve cercare di bandire il commercio di simili tecnologie“, dal canto opposto la Pinkfroot, nella persona del direttore Lee Armstrong, ha ribattuto: “Abbiamo messo assieme informazioni che sono liberamente trasmesse. Non abbiamo avuto nessuna obiezione da parte delle autorità inglesi o di altre parti del mondo. Si tratta di un’applicazione nuova, ma la capacità di tracciare i velivoli non lo è affatto“.

Un’applicazione che sicuramente farà gola agli appassionati, oppure agli interessati alle informazioni per motivi legali…oppure no, ma di sicuro, l’utente medio di Apple che installa ed acquista applicazioni per utilizzare lo smartphone, non spenderà 2 euro per curiosità.

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