Il futuro del geo-tagged marketing

di Redazione 3

Per geo-tagged marketing si intende la pubblicità mirata in base alla posizione di un determinato utente. Solo pochi anni fa l’espressione più futuristica di questo modo di fare pubblicità era l’invio di sms tramite bluetooth a tutti i passanti (in un raggio variabile dai 20 ai 100 metri) di un determinato negozio.

Un esempio ne era i negozi della Nike che inviavano intere pubblicità – spesso molto piacevoli – ai dispositivi nelle vicinanze per avvisare la clientela dell’uscita di nuovi modelli di scarpe.

Ma ora, le cose sono cambiate, e non poco. Google in primis, seguita da Facebook e Twitter (giusto per citare i pezzi grossi) stanno facendo il possibile per creare una mappatura dei propri clienti, una vera e propria corsa a chi arriva prima (e in modo più completo) a creare un database di tutti gli utenti, divisi per genere sessuale, età, gusti, tendenze d’acquisto e posizione.

I dispositivi di oggi sono quasi tutti dotati di GPS e nei casi peggiori si può ottenere una posizione con scarto di qualche centinaio di metri dalla triangolazione delle celle degli operatori mobili. E i produttori cercano di sfruttare al meglio questa opzione, basti vedere l’introduzione di Google Latitude (ottimo per trovare amici, ma avvisa sempre Google dei nostri passi) o il semplice fatto che Facebook stessa ha ri-scritto le condizioni di privacy-policy includendo la possibilità di sfruttare servizi basati sulla posizione. Tradotto “come mangiamo”: pubblicità in base alla zona in cui ci troviamo.

Prendiamo un esempio pratico. Starbucks, nota catena di caffetteria, utilizzando l’applicazione myStarbuks per iPhone permette di avvisare i propri amici tramite Facebook o Twitter in quale negozio della catena ci troviamo. Un modo carino e pratico per noi per incontrare amici, un modo originale per loro di “tirar dentro clienti”.

Tralasciando gli ovvi e facili discorsi sulla privacy, questo modo di fare marketing potrebbe portare dei simpatici vantaggi per tutti, clienti ed inserzionisti. Dopotutto cosa ci interessa se una libreria ha in sconto del 10% il nostro libro preferito… ma si trova a 100 km di distanza?

Commenti (3)

  1. se volete un invito per Google Wave cliccate sul mio nome!

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