LG Android per reti LTE: manca poco

di Redazione Commenta

Sembra ormai ufficiale il lancio Statunitense, nelle prossime settimane, di un device marchiato LG Electronics con sistema operativo Android basato sulla tecnologia di nuova generazione LTE (Long Term Evolution). Il device sarà lanciato, molto probabilmente, tramite il gestore Verizon Wireless.

Il nuovo smartphone LG sarà sicuramente un elemento di fascia alta, ma delle caratteristiche non si sa nulla o quasi: sicuramente sarà dotato di doppia fotocamera (quindi consentirà le videochiamate), potrà realizzare video in HD, avrà connettività Wi-Fi e supporterà lo standard DLNA per lo streaming wireless di contenuti multimediali (LG è uno dei maggiori sostenitori dello standard DLNA). Il device in questione potrebbe essere inserito nella famiglia LG Optimus, ma è ancora tutto da vedere. Quindi più che parlarvi del nuovo device vorrei approfondire questo semi-sconosciuto LTE: questa tecnologia è la cosiddetta Super-3G che rappresenta la più recente evoluzione degli standard di telefonia mobile (GSM/UMTS, CDMA2000 e TD-SCDMA). La tecnologia LTE si pone come anello di congiunzione tra lo standard 3G ed il nuovo standard 4G (ancora in fase di sviluppo); quindi la LTE è parte integrante dello standard UMTS (infatti è anche conosciuta come 3.5G) e prevede alcuni miglioramenti significativi, tra cui troviamo: download sino a 100 Mbps, upload sino a 50 Mbps, efficienza spettrale sino a tre volte superiore a quella dell’HSPA.
La “mission” della tecnologia LTE è quella di promuovere lo sviluppo della banda larga in mobilità e dunque la “navigazione” mobile; come tutti noi ben vediamo la tendenza del mercato degli smartphone, ma anche dei tablet, è proprio orientata allo sviluppo dei dati in mobilità. Come è facile dedurre la tecnologia LTE si pone in netto contrasto con lo sviluppo del WiMAX, andando a sviluppare una rete capillare di connessione dati velocissima ma che richiede dei supporti ad hoc (quindi non è supportato dalle vecchie “antenne” ma necessità di una rete apposita). Così come ha evidenziato una recente ricerca, il web in mobilità è in fortissima espansione contrapponendosi di fatto alla navigazione domestica e, riflettendo,  chissà per quanto tempo quest’ultima sopravviverà.

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