Vertu: 4 nuovi telefoni in edizione limitata a 250.000$ ciascuno

di Redazione 1

Il mercato della telefonia mobile è ricco di terminali ultra tecnologici che permettono ormai di fare qualsiasi cosa. Per avere un hardware e un software così evoluto bisogna però sborsare una cifra abbastanza alta che viene però ripagata dalle prestazioni straordinarie del dispositivo. Sono in molti a lamentarsi degli attuali prezzi di questi smartphone di ultima generazione ma sicuramente non hanno mai sentito parlare di Vertu.

Vertu è un’azienda anglo-finlandese, sussidiaria della Nokia, che produce solamente telefonini di lusso che vengono prodotti a mano e rifiniti con materiali pregiatissimi. Questa società è stata creata con uno scopo ben preciso ovvero vendere terminali a prezzi molto elevati che oscillassero tra i 16.000$ ai 50.000$. Per festeggiare il primo anno dall’inaugurazione del Vertu’s flagship store a Tokyo hanno deciso di superare questo tetto e realizzare un’edizione limitata di telefoni costruiti in oro.

Il prezzo di questi telefoni si dovrebbe aggirare intorno ai 20 milioni di yen, circa 215.000$. Una cifra esorbitante che non ha davvero nulla a che vedere con i classici smartphone che troviamo comunemente in commercio. Il prezzo può essere giustificato sicuramente dall’uso del materiale con cui sono prodotti, l’oro come ben sapete ha un prezzo altissimo ed è proprio questo che rende questi terminali così unici.

I nomi di questi nuovi modelli sono: Kikusui, Nanten, Kinko e Diago. Ognuno di essi rappresenta una stagione dell’anno ed è quindi rifinito in maniera differente. Un prezzo così alto non permetterà una facile diffusione di questo prodotto e anche per questo Vertu prevede di venderne solamente 4 in tutto il mondo. Le caratteristiche tecniche di questi dispositivi non sono state ancora annunciate dato che non sono loro il reale punto di forza dei terminali Vertu.

Voi sareste disposti a spendere una cifra così alta per acquistare un cellulare? Io sinceramente non ne vedo l’utilità dal punto di vista telefonico, credo che chi acquisterà questi nuovi dispositivi li utilizzerà soprattutto come oggetti d’arte.

Commenti (1)

  1. Io sinceramente valuto molto la qualità dei materiali e le rifiniture anche nei prodotti tecnologici. É per questo che i prodotti Bang&Olufsen ad esempio, che fanno un largo uso di materiali come alluminio e vetro, unito a funzionalità interessanti e un design elegante e spesso ardito, sono tra i miei preferiti (pur avendo prezzi proibitivi per me). Questi telefoni però non usano materiali pregiati per superare problemi funzionali (solidità, robustezza), percezione di qualità (risposte tattili) ed estetica (il color oro non è certo tra i miei preferiti e soprattutto stona tantissimo sulle cose moderne): sono semplicemente opulenti e di cattivo gusto. Il design (come la stessa B&O, oltre che tutti i designer del mondo) deve essere FUNZIONALE prima di tutto: una cosa bella ma che non funziona bene è mal progettata, dunque ha un pessimo design. Questo è il caso di questi telefoni che oltretutto non hanno una qualità molto elevata visto che, materiali a parte, il display, l’audio e le tecnologie che integra non sono affatto di qualità: non lo vorrei neppure regalato (e, come si sarà capito, non sono certo il tipo che fa come la volpe all’uva dicendo che una cosa è brutta solo perché non può permettersela). L’unica cosa positiva o innovativa che potrebbe esserci è il servizio per i clienti “Vertu Concierge”, che mette a disposizione del cliente una sorta di call center 24/7 cui chiedere qualunque cosa, ma che, ad ogni modo, prescinde dal telefono in sé e, ovviamente, non ho avuto modo di provarne l’effettiva qualità né lo conosco in dettaglio.

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