Sony Ericsson aiuterà le persone a riciclare i cellulari

di Redazione Commenta

Come molti di noi dovrebbero sapere – soprattutto quando si ha a che fare con prodotti tecnologici, ricchi di materiali inquinanti e non biodegradabili – riciclare i rifiuti e gli oggetti inutilizzati, è un qualcosa di fondamentale, per l’ambiente così come per le tasche di aziende e cittadini.

In Italia, ahinoi, parlare di quest’argomento è un po’ come parlare dell’ultimo film di Alien: pura fantascienza, eppure va sottolineato che non siamo certo gli unici a “snobbare” questa saggia pratica di riutilizzo dei materiali. Nel mondo, infatti, solo il 7% dei telefoni cellulari viene riciclato: una cifra davvero irrisoria, soprattutto considerando che ormai 2/3 della popolazione mondiale possiede un dispositivo dedicato alla telefonia mobile.


A cercare di sovvertire questo tristissimo trend, però adesso ci vuole provare casa Sony Ericcson, pronta ad “aiutare” chiunque decida di riciclare il proprio cellulare.

Il meccanismo (che speriamo diventi virtuoso in pochissimo tempo), prevede l’installazione di varie “stazioni di raccolta”, nelle quali portare i propri dispositivi mobili inutilizzati (sì, proprio quelli che solitamente giacciono mesti mesti in un cassetto, o, peggio ancora, in un cassonetto dell’immondizia indifferenziata), i quali dovrebbero poi essere portati in alcune centrali specializzate e “felicemente” riciclati.

Insomma, soprattutto pensando ai risultati emersi qualche tempo fa, che vedevano un quasi ridicolo 3% dell’utenza praticare il riciclo di cellulari, nonostante un 72% di questi ultimi cosciente dell’importanza ambientale di tale azione, ci rincuora il fatto che una grande multinazionale del settore si sia avventurata in un percorso così (speriamo apparentemente) impervio.

Certo, non essendo un ente benefico, anche Sony Ericsson avrà le sue buone ragioni economiche per agevolare le persone a riciclare i cellulari, ma, in fondo, è decisamente meglio questo che il niente al quale siamo abituati da ormai molto, troppo tempo.

Che dire? In bocca al lupo a questa iniziativa, e speriamo che presto venga emulata da altre, grandi aziende del settore.

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