MVNO: provvedimenti del Garante della Privacy contro PosteMobile e Tiscali

di Silvio Spina Commenta

Nelle scorse ore uno dei più noti portali nostrani dedicati al mondo degli operatori mobili virtuali, MVNONews.com, ha diffuso una notizia molto interessante, che coinvolge due degli MVNO italiani, PosteMobile e Tiscali Mobile. Secondo quanto pubblicato dal sito, le due compagnie telefoniche sarebbero sotto lo stretto controllo del Garante della privacy, a causa di un uso scorretto e illecito dei dati personali degli utenti. In particolare, molti dei dati raccolti dai carrier virtuali, come quelli sul traffico telefonico, sulla navigazione Internet o sul traffico mail, sarebbero stati trattati in modo scorretto: tempi di conservazione superiori al limite consentito, troppe informazioni raccolte sul tipo di siti Web visitati dall’utenza, ecc.

Non sono ancora chiari i numeri precisi, ma si parla di dati risalenti addirittura ad oltre 10 anni fa’, sicuramente legati al Internet service provider Tiscali, dato che PosteMobile a quell’epoca non era ancora nata. Nel provvedimento del Garante della Privacy, inoltre, vi sarebbe coinvolta anche una terza società operante nel settore della telefonia mobile ma, attualmente, non abbiamo informazioni precise al riguardo.

L’ordine dell’organo di controllo è stato immediato: le società coinvolte nella vicenda dovranno cancellare tutti i dati raccolti e trattati in modo non legalmente corretto. La vicenda mostra un aspetto della nostra vita quotidiana a cui facciamo sicuramente poco caso ma che ha un valore molto importante per la vita privata e la sicurezza degli individui: nell’era dei social network e del Web 2.0, infatti, facciamo sempre meno caso alla privacy e alle conseguenze legate alla violazione della normativa che cerca di garantirla.

L’estrema leggerezza e invasività con cui alcune grandi aziende utilizzano i nostri dati, più o meno sensibili, fanno sicuramente riflettere e mostrano un mondo dove profili personali e strategie commerciali si fondono in maniera a dir poco inquietante. Vedremo se Tiscali Mobile e PosteMobile, dopo questa vicenda, cambieranno il loro modo di agire in questo delicato terreno, soprattutto per rispetto della loro stessa utenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>