Cellulare fa male? Nessuna relazione tra telefono e melanoma dell’occhio

di Silvio Spina Commenta

Quante volte abbiamo sentito parlare di problemi di salute legati all’utilizzo del cellulare. Anche ioChiamo.com ha dedicato diversi articoli su questo argomento, ancora poco chiaro e dalle forti contraddizioni in termini di ricerche, risultati e interpretazione di questi ultimi. Ci sono gli allarmisti, convinti che l’utilizzo massiccio dei terminali possa aumentare la probabilità che gli individui si ammalino di patologie serie, come ad esempio il cancro. C’è chi, invece, respinge questa visione negativa e e mostra una certa tranquillità di vedute. Tra questi ultimi si aggiunge, in questi giorni, il Journal of the National Cancer Institute, che ha deciso di dare ampio spazio ad una ricerca condotta su un campione di 1600 persone.

Uno studio particolarmente importante, questo, perché ideato da un gruppo di ricercatori che qualche tempo fa’ non aveva nascosto la paura di una stretta relazione tra l’uso del telefonino e il melanoma dell’occhio, una delle forme di tumore alla melanina più pericolose a causa della sua rapidità di espansione. La nuova ricerca ha preso in considerazione un arco di 10 anni e come l’uso del cellulare possa aver inciso negativamente sul fisico degli utilizzatori.

La conclusione? Non c’è alcuna relazione tra le due cose, e nessun’altra malattia sembra avere maggiore incidenza rispetto alle altre. La rivista tedesca, quindi, mette un nuovo tassello nel variegato mosaico di studi, teorie e previsioni che costellano il settore. Ma dov’è la verità? D’ora in poi si potrà stare tranquilli?

Beh, si e no: se da una parte uno studio di 10 anni può mettere sicuramente una certa tranquillità, c’è da dire anche che la questione resta comunque aperta. Ovviamente non è possibile rinunciare in tutto e per tutto all’uso del telefonino nella società odierna, ma si può comunque limitarne l’utilizzo e stare più attenti nelle modalità d’uso. Come avevamo detto in un altro articolo sul tema e parafrasando una nota pubblicità, prevenire è meglio che curare…

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