Microsoft propone un codice a barre per cellulari tutto suo

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Chi possiede un cellulare Android, sa bene che i codici a barre possono essere usati in maniera comoda e proficua, ad esempio, se leggiamo un articolo che parla di una determinata applicazione e sotto vi è riportato il codice a barre, basta uno scatto con la fotocamera e si viene catapultati alla pagina dell’Android Market per scaricarla senza dover digitare nulla.

Alla stessa maniera Google sta distribuendo dei codici a barre ai suoi inserzionisti su GoogleMaps in modo che possano esporli fuori dai negozi cosicchè i passanti possano fare una rapida scansione per conoscere prezzi, marche, offerte ecc ancor prima di entrare nel locale. Insomma Big G ci sta credendo molto in questi codici a barre, ma non è la sola dato che anche Microsoft ha capito che le potenzialità ci sono, ma vuole farlo a modo suo.

Risale al lontanissimo (in tempi informatici) 2000 un progetto Microsoft in cui un dispositivo simile ad un mouse era in grado di leggere i codici a barre per poi collegarsi automaticamente ad un sito web. Il dispositivo si chiamava CueCat e fu presto abbandonato, ma ora l’azienda di Redmont ha deciso di recuperarlo e riportarlo – tecnologicamente parlando – ai tempi nostri, utilizzando i nostri cellulari come lettori.

Questi codici a barre, a differenza dei QR Code utilizzati anche da Google, si distinguono graficamente dal fatto che sono formati da triangoli colorati anzichè quadratini ad un solo colore. Se da un lato potrebbero essere più piacevoli da vedere, va anche detto che potrebbero creare problemi per la stampa in termini economici (richiedono infatti la stampa in quadricromia anche se la pubblicazione, come nei quotidiani, potrebbe essere solo in toni di grigio) e dal punto di vista tecnico perchè su carte metallizzate colorate non avrebbero la resa necessaria.

Per leggere questi codici sarà necessario installare uno specifico programma sul proprio cellulare ed una volta scattata la foto potremmo essere inviati ad una qualsiasi pagina web che l’autore del codice ha scelto per noi.

Tra un po’, quindi, potremmo trovarci di fronte ad una lotta per la scelta del formato di codice a barre tra Microsoft e Google per la scelta dello standard da utilizzare, fatto sta che con i problemi che potrebbe avere in fase di stampa un codice del genere, speriamo che continui ad essere utilizzato maggiormente il QR Code scelto da Google.

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