Sonim XP1, il cellulare più resistente del mondo

di Redazione 1

Mentre l’attenzione dei media internazionali è (quasi) equamente divisa tra l’ormai onnipresente iPhone di Apple e l’imminente sistema operativo per cellulari di Google: Android, l’azienda Sonim si appresta a far debuttare il suo nuovo dispositivo XP1, il cellulare più resistente del mondo.

In grado di rimanere indenne dopo ore passate in forno o in freezer, questo gioiellino tecnologico da guerra è immune anche a colpi di fucile e pistole. Il suo aspetto esteriore non è certo annoverabile tra quelli più “cool” del settore, ma le sue interessantissime caratteristiche tecniche – elencate qui di seguito – giustificano questo ed anche il non bassissimo prezzo di circa 300 euro.

  • Massima resistenza ad urti, acqua e polvere
  • Display resistente ai graffi
  • Piattaforma Philips Nexperia 6120
  • Push-to-Talk
  • Bluetooth v1.2
  • Tri-band GSM/GPRS
  • Possibilità di conservare fino a 1000 SMS
  • Suonerie MP3 e WAV
  • Memoria interna di 10 MB
  • Jack audio 2.5 mm
  • Batteria Li-Ion 1100 mAh
  • Garanzia di 3 anni


Nonostante le impeccabili peculiarità appena viste insieme, anche questo nuovo Sonim XP1 non è tutto rose e fiori, infatti tra i suoi lati negativi è possibile sottolineare la mancanza di connettività EDGE, UMTS o HSDPA, così come la non esaltante risoluzione dello schermo e la non avanzatissima interfaccia grafica che contraddistingue il suo sistema operativo.

Anche la compatibilità con pochi, eletti headset bluetooth farà storcere il naso a molti, ma bisogna prendere questo particolarissimo dispositivo mobile “estremo” per quello che è: il cellulare più resistente del mondo, ma non quello più funzionale o innovativo di tutti i tempi.

Visto che non amiamo le situazioni di monopolio, ci auguriamo tanto che il nuovo Sonim XP1 – grazie alle sue caratteristiche più uniche che rare – possa dar un po’ di filo da torcere ad iPhone ed Android (nelle sue varie incarnazioni, prima fra tutte l’HTC Dream), ma, ad essere sinceri, non ci speriamo poi così tanto.

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