Telecom multata per la Carta Auguri TIM 2008

di Michele Baratelli 1

Duro colpo in casa Telecom Italia perché l’azienda è stata multata dall’Autorità Antitrust a seguito di una segnalazione dell’Unione Consumatori riguardante la promozione natalizia dello scorso anno,  “Carta Auguri TIM 2008“. Il motivo è semplice: come ormai spesso accade, una volta concluse tali promozioni, al cliente viene attivato un secondo servizio senza che sia stato lui stesso a richiederlo. In questo caso, alla scadenza della Carta Auguri TIM 2008, si attivava automaticamente e autonomamente la promozione “1X100 Plus Natale“: Telecom Italia è stata multata per non avere segnalato correttamente l’avvicendarsi delle due promozioni.

Siamo pienamente soddisfatti della decisione dell’Autorità Antitrust di infliggere una multa di 240 mila euro alla Telecom Italia grazie alla segnalazione della nostra Unione Consumatori”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale della stessa associazione.

Oggetto della segnalazione, riferisce Dona, sono state le pratiche commerciali scorrette poste in essere dalla Telecom Italia in relazione all’offerta “Carta Auguri TIM” diffusa nel dicembre 2008 e alla promozione ‘1X100 Plus Natale’ che si attivava automaticamente alla scadenza della Carta Auguri.

Così come da noi segnalatoprosegue Donal’Antitrust ha ritenuto ingannevoli gli spot relativi alla ‘Carta Auguri’, poiché manchevoli di dare una corretta e completa informazione agli utenti: a fronte dell’allettante offerta di ‘chiamate e sms verso tutti a 0 centesimi’ si omettevano indicazioni rilevanti sulle limitazioni della promozione. Per quanto riguarda poi la “1X100 plus Natale’, l’Authority ha riconosciuto illegittima e aggressiva la modalità di attivazione dell’offerta basata sul principio del silenzio-assenso, secondo il quale è il consumatore a dover espressamente disattivare un servizio, pena il rinnovo automatico dello stesso”.

Da parte nostraconclude Donaproseguiremo nel dare sostegno all’Antitrust, affinché i comportamenti scorretti delle grandi aziende vengano severamente puniti: troppo spesso la fiducia dei cittadini è messa duramente alla prova e troppo spesso ci troviamo a constatare il grado di infedeltà del nostro mercato”.

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