MNP e retention: ha ragione l’AGCOM

di Michele Baratelli Commenta

Probabilmente è stata messa la parola fine ai giochetti che le compagnie telefoniche mobili (in questo particolare caso TIM e Vodafone) facevano alle spalle degli utenti: il Tar ha confermato la delibera dall’Agcom che prevede le nuove norme in ambito della portabilità del numero telefonico (MNP). Tra esse l’impossibilità di attendere giorni e giorni prima di trasferire fisicamente il numero di un cliente dopo avergli proposto “offerte che non si possono rifiutare” con il solo obiettivo di ostacolare il passaggio.

Leggiamo da un Ansa del 6 Marzo 2009: “Non sussistono i presupposti per sospendere la delibera dell’Agcom che ha previsto nuove norme riguardanti la portabilità del numero telefonico ‘mobile’. Lo ha deciso il Tar del Lazio nel respingere le richieste fatte da Telecom e Vodafone. In contestazione c’era la parte del provvedimento che priva gli utenti dei servizi di telefonia mobile del diritto di rinunciare a cambiare operatore dopo aver chiesto la portabilità del numero mobile o comunque lo ha limitato. Per i giudici amministrativi “le disposizioni gravate – si legge nell’ordinanza Telecom – servono a rendere effettivo il confronto concorrenziale tra operatori, da ricondurre, non tanto ai tentativi di questi di bloccare la chiesta portabilità, ma al legittimo esercizio delle pratiche commerciali”. Considerato, inoltre, “che sussistono dubbi sulla configurabilità di un diritto dell’operatore donating (operatore cedente il contratto del cliente) di fare singole offerte per trattenere l’utente che ha deciso, anche in virtù di offerte pubbliche, di passare con altro operatore di telefonia mobile“.

Oltre che per le compagnie telefoniche, ora obbligate per delibera del garante a rispettare la volontà dei propri clienti, si tratta di un duro colpo anche per quegli utenti “furbetti” che grazie a finte richieste di portabilità riuscivano periodicamente ad ottenere tariffe vantaggiose per messaggi e telefonate.

L’offerta di retention, in sè, non è finita: vengono solo regolamentati i gionrni di attesa per effetturare il passaggio: in questo modo TIM e Vodafone potranno sempre fare offerte ma non giocare con il desiderio di cambiamento degli utenti.

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