Nokia licenzia 10.000 persone

Con un comunicato del CEO Stephen Elop dai toni piuttosto drammatici, Nokia annunciato che entro il 2013 taglierà 10.000 posti di lavoro su 122.100. I risultati negativi degli ultimi trimestri hanno spinto il colosso finlandese ad un’accelerazione nel suo processo di ristrutturazione interna che la porterà a cambiare modello organizzativo, a ridimensionarsi, e a focalizzare tutto il proprio lavoro sugli smartphone.

Windows Phone, feature phone e servizi di mappe sono i tre perni su cui dovrà fondarsi la nuova Nokia per non morire entro pochi anni (come vorrebbero certi analisti) e tornare a crescere. Per raggiungere questi obiettivi, però, sono necessari dei sacrifici in termini di personale e i primi a rimetterci saranno i dipendenti delle fabbriche Nokia nella madrepatria Finlandia, in Germania e in Canada, alcune delle quali chiuderanno.

La nuova strategia di Nokia ha portato anche alcuni cambi al vertice. Mary McDowell lascia il ruolo di vice presidente per i telefoni di fascia bassa a Timo Toikkanen, la direzione del marketing passa da Jerri Devard a Tuula Rytilae mentre a Chris Weber viene affidato il ruolo di vice presidente vendite e marketing. Al posto di Weber a capo delle operation in USA ci va Juha Putkiranta.

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