iPhone: un miliardo di applicazioni scaricate da App Store

di Michele Baratelli 1

App Store, il negozio virtuale di applicazioni per iPhone e iPod touch di Apple, ha quasi raggiunto un importantissimo traguardo. Il conto alla rovescia, partito già qualche settimana fa, sta per raggiungere quota “1 miliardo”: tante sono infatti le applicazioni scaricate dai possessori dei devices touch di Apple.

App Store è una rivoluzione nell’ambito della telefonia mobile perché Apple, oltre a fornire un cellulare d’avanguardia, continua a coccolare il proprio utente con più di 25000 applicazioni. Anche gli altri produttori di telefoni cellulare si sono accorti della nuova esigenza dei consumatori e a loro volta hanno creato (o hanno quasi finito di creare) i propri negozi virtuali di applicazioni.

App Store, senza voler esagerare, può essere davvero inteso come una rivoluzione per quanto riguarda la telefonia mobile: una violenta (ovviamente in senso figurato) rottura col passato che che per tutti i produttori ha portato come conseguenza il mettere al centro dei propri investimenti l’utente finale.

L’utente è ora visto non più solo come un fruitore di beni materiali (in questo caso il nuovo modello di telefono cellulare) che bisogna sempre migliorare per invogliare il “cambio modello” ma piuttosto come fruitore di un servizio. È proprio in questo che App Store ha cambiato l’utente, rendendolo sempre più esigente, e ha cambiato il mercato perché ha imposto alla concorrenza nuovi standard e nuovi trend da seguire.

Si può non essere d’accordo con il modello di business di App Store ma è utile segnalare che ha generato l’interesse di migliaia di sviluppatori che hanno proposto la propria idea sul mercato in maniera semplice: in questo modo tutti, anche lo sviluppatore che ha prodotto la sua App in cantina, possono raggiungere l’intera utenza di iPhone e non dimentichiamoci anche di iPod touch.

Auguri dunque ad App Store che compie “un miliardo di download” e un grazie ad Apple che ha saputo dare una scossa ad un mercato che ormai era diventato statico e quasi noioso.

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