Quasi pronto Google Music Store per Android

di Redazione Commenta

È da parecchie settimane che si parla della prossima uscita della novità dell’azienda di Mountain View. Avete capito bene, oggi vogliamo parlarvi proprio di Google Music Store. Dalle ultime indiscrezioni si pensa al 16 novembre come data decisa per il lancio, ma non è nulla ancora di certo. Però, sono comparse nel web le prime immagini dell’applicazione disponibile per dispositivi mobili Android, informazioni sul funzionamento e possibilità che si apriranno per gli utenti che ne usufruiranno.

Possiamo dirvi che le case discografiche di tutto il mondo hanno reagito in modo diverso alla notizia dell’uscita del servizio musicale di Google. A quanto sembra, all’inizio, sarà possibile garantire un brano gratuito ogni giorno per gli utenti sullo Store, tenendo comunque conto dei loro acquisti e delle loro preferenze. Sicuramente il servizio verrà aggiornato in corso d’opera, anche e soprattutto in conseguenza dell’uscita. Le altre informazioni che si conoscono al momento danno anche per certa un legame fra il Google Music Store e Google+.  Infatti, chi farà parte del social network avrà la possibilità di consigliare delle canzoni ai propri contatti. Questi ultimi potranno ascoltare solo per una volta e in modo totalmente gratuito le canzoni che gli vengono consigliate. Se la canzone risulterà di loro gradimento avranno l’occasione di comprare l’mp3 del pezzo ad un costo di 0,99 euro.

Il fatto che non tutte le case discografiche hanno accettato positivamente l’iniziativa di Google  restringerà il campo delle possibilità dell’azienda di Mountain View. Infatti, quella che non accetterebbe di consentire la diffusione delle canzoni che si trovano sotto la proprietà della casa discografica non sarebbe inserita nella lista del servizio di Google. Questo potrebbe far nascere insoddisfazioni negli utenti e disservizi per lo Store musicale. Al momento si sa che la EMI e la Vivendi Universal sono le  più favorevoli, mentre restano ancora in dubbio Sony Music Entertainment e Warner Music. Insomma, staremo a vedere.

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