WhatsApp invasivo per la privacy, il garante indaga

Dopo l’ammonizione delle autorità olandesi e canadesi, anche il Garante per la privacy italiano mette sotto torchio WhatsApp e il suo accesso indiscriminato ai contatti della rubrica. Una procedura che consente alla celebre app di messaggistica istantanea di conoscere anche i dati di coloro che non usano WhatsApp.

Il Garante ha chiesto chiarimenti a WhatsApp Inc. circa il reale meccanismo con cui vengono raccolti i dati degli utenti (e successivamente conservati sui server), le misure di protezione adottate contro eventuali attacchi hacker e per quanto tempo vengono stipate le informazioni immagazzinate dal servizio.

Le richieste sono focalizzate sulla tutela della privacy per gli utenti italiani ma la problematica, si sa, riguarda tutti. Quindi è auspicabile che WhatsApp fornisca risposte pubbliche quanto prima.

1 commento su “WhatsApp invasivo per la privacy, il garante indaga”

  1. Questo è il blog giusto per tutti coloro che vogliono capire qualcosa su questo argomento. Trovo quasi difficile discutere con te (cosa che io in realtà vorrei… haha). Avete sicuramente dato nuova vita a un tema di cui si è parlato per anni. Grandi cose, semplicemente fantastico!

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