Ue: 18 milioni di euro per la rete 4G

di Redazione 2

L’Unione Europea ha in questi giorni annunciato che investitrà 18 milioni di euro per il potenziamento delle reti 3G. La nuova tecnologia adottata sarà la LTE (Long Term Evolution) ed avrà lo scopo di migliorare l’accesso ad internet dei cellulari oltre che ad incrementare la velocità di connessione stessa alla rete. Il progetto inizierà nei paesi nordici come Svezia e Norvegia entro il primo semestre del 2010, mentre tutti gli altri dovranno aspettare nei mesi successivi.

Così ne parla Viviane Reding, commissaria UE per le telecomunicazioni e i media:

Con le tecnologie LTE il know-how di ricerca dell’UE continuerà a dare il tono allo sviluppo dei servizi e dei dispositivi mobili nel mondo, al pari di quanto è successo in passato con lo standard GSM. Le tecnologie LTE trasformeranno i telefoni mobili in potenti computer portatili. Milioni di nuovi utilizzatori avranno accesso all’internet ultra veloce sui loro dispositivi portatili, in qualsiasi luogo essi si trovino. Ciò consentirà di creare grandi opportunità e ampio spazio di crescita per l’economia digitale.

Quali saranno i vantaggi? Eccoli qui estrapolati dal comunicato ufficiale:

  • LTE incrementerà la capacità degli operatori di rete, consentendo loro di fornire servizi mobili a banda larga più veloci per più utenti a prezzi più bassi, rivoluzionando il mercato europeo delle telecomunicazioni mobili.
  • LTE Advanced aumenterà la velocità della banda larga fino a 1 gigabit (un migliaio di megabit) al secondo, permettendo agli utenti in movimento di trarre pienamente vantaggio dai sofisticati servizi on-line di alta qualità, come la TV o il video on demand.
  • LTE utilizzerà in modo più efficiente della radio, reti di telefonia mobile che permetteranno di beneficiare del “dividendo digitale” e utilizzare le frequenze liberate dal passaggio dalla televisione analogica a quella digitale (IP/09/1112). Il segnale sarà molto migliore rispetto l’attuale tecnologia GSM e ridurrà il numero di antenne necessarie per ottenere la stessa la copertura di rete, preservando in Europa i paesaggi e incrementando la riduzione del consumo energetico.
  • LTE potrebbe portare reti mobile a banda larga anche per le regioni meno popolate e contribuire alla riduzione del “digital divide” tra aree rurali e urbane. Alla fine del 2008, il 23% della popolazione nelle zone rurali dell’Unione europea ancora non ha potuto sottoscrivere un collegamento ad internet DSL (IP/09/1221).

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