Nobile Mobile, i video su cellulare diventano un programma tv

di Silvio Spina 1

Sembra ormai superfluo dirlo, ma il telefonino ha davvero cambiato radicalmente la società moderna. Con lo sviluppo di Internet, inoltre, telefonia e Web si sono sempre più intrecciate, contaminandosi e trasformando notevolmente i modi di utilizzo e i contenuti di entrambi i mezzi di comunicazione. Pensiamo, ad esempio, a YouTube e a cosa sarebbe senza l’uso del cellulare. E la tv non sta certo a guardare, fortemente influenzata dalla tecnologia mobile e dal Web. Negli ultimi anni nascono addirittura contenuti ad hoc che mettono i cellulari al centro degli stessi, come l’ultimo programma di casa MTV, che ha esordito proprio la scorsa settimana.

Stiamo parlando di “Nobile Mobile”, format condotto dalla “iena” Sabrina Mobile, in cui vengono poste in primo piano le storie di ragazzi e ragazze che filmano le proprie situazioni, la propria vita e i momenti più emozionanti con il proprio cellulare. I filmati più interessati vengono mandati in onda durante il programma e la conduttrice potrà parlare con i realizzatori del video per dare un senso alle immagini catturate con il telefonino.

Il programma, in onda ogni domenica in seconda serata e per 8 settimane, è un segno tangibile di come la televisione abbia la volontà di adeguarsi ai tempi moderni, inglobando a sé le nuove tecnologie mobili. Anche l’impostazione stessa dello show e il modo in cui la Nobile si relaziona con i ragazzi è molto semplice e riflette le nostre attuali abitudini: davanti ad un pc, la conduttrice riceve direttamente sul display del terminale i video fatti con il telefonino. Il cellulare, quindi, che grazie alla banda larga mobile diventa mezzo di condivisione e di socializzazione.

Non più solo i testi, ma anche le immagini e video divengono contenuti da veicolare e diffondere sul Web grazie al rapporto sempre più stretto tra telefonino e computer, tra rete e terminali. Un aspetto, questo, che conosciamo bene, soprattutto e purtroppo nel suo aspetto negativo, a causa di un’informazione che da principalmente spazio agli utilizzi “anomali” (video di pestaggi, di azioni vandaliche contro scuole, di abusi contro minori o disabili, che vengono pubblicati nelle prime pagine di cronaca quasi ogni settimana) ma non agli usi positivi e di valore che la stragrande maggioranza degli utenti fanno del cellulare.

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