Vergatario: il cellulare della rivoluzione venezuelana

di Silvio Spina Commenta

Difficile parlare della situazione politica in Venezuela e, in particolare, del presidente Hugo Chavez. C’è chi lo considera un salvatore, la guida verso un socialismo reale, seppur con ampie tinte antiamericane, chi invece lo addita come un dittatore che punta al potere assoluto, nascondendosi sotto la bandiera della libertà e dell’ideologia bolivariana. Vi starete sicuramente chiedendo che cosa c’entra tutto questo con la telefonia mobile. Ebbene, Chavez è tornato a far parlare di sé, con un’interessante decisione che riguarda proprio i cellulari e la loro diffusione nel paese sud americano. Dopo un accordo raggiunto con la Cina, l’azienda costruttrice Velteca lancerà in Venezuela il “Vergatario”.

È un telefonino ribattezzato con il nome in codice di ZTE 366, dalle specifiche tecniche ancora sconosciute. Il terminale è già stato presentato dallo stesso presidente Chavez durante una delle sue innumerevoli apparizioni in tv, quasi come una sorta di sponsorizzazione “ufficiale”. Il “Vergatario” diventa, quindi, il dispositivo rivoluzionario per eccellenza, dal costo ovviamente basso per venire incontro a tutti: si parla, infatti, di un prezzo di soli 18 euro.

Ma non è tutto: il cellulare verrà distribuito gratuitamente nelle zone meno ricche del paese e verrà esportato anche nei paesi amici del Venezuela, come il Nicaragua, la Bolivia e Cuba. Entro il prossimo anno l’azienda prevede di commercializzare un milione di pezzi nel solo mercato interno. Un vero e proprio cellulare del popolo, quindi, che punta a nazionalizzare anche il settore della telefonia mobile.

La Velteca, infatti, seppur operante insieme alla Cina, appartiene per l’85 % al Venezuela. L’uscita del “Vergatario” è prevista per il 24 maggio prossimo, in concomitanza con i festeggiamenti del Giorno della Madre nello stato americano. Quale ruolo avrà questo cellulare nella rivoluzione neo socialista di Chavez e nel mercato sud americano che si ispira a questa ideologia? Aspettiamo questa primavera per saperlo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>