Mentre sul Web continuano a rincorrersi le voci sullo stato di salute di Steve Jobs, sembra sgonfiarsi la processione di rumor che volevano dietro l’angolo la produzione di un melafonino dalle dimensioni ultra-compatte, il cosiddetto iPhone Nano.
In un articolo apparso ieri sul New York Times, fonti ritenute abbastanza affidabili hanno smentito la volontà di Apple di lanciare sul mercato un iPhone Nano, mentre hanno lasciato la porta aperta alla possibilità che il colosso di Cupertino realizzi un iPhone più economico basato su componenti interni meno costosi di quelli presenti in iPhone 4.
Il perché di una scelta del genere è abbastanza logico: un iPhone Nano con schermo e hardware dalle dimensioni ridotte costerebbe più di un normale iPhone in termini di componentistica e gran parte delle applicazioni presenti su App Store risulterebbe incompatibile con esso.
Ciò detto, resta il dilemma sulle possibili peculiarità tecniche dell’iPhone economico. Voci circolate nei giorni scorsi sul Web riferivano di uno smartphone con una capacità di storage molto limitata (forse addirittura assente) in grado di riprodurre e generare contenuti in una versione potenziata di MobileMe. Tutto online in un sistema cosiddetto cloud.
Tra le novità dell’iPhone Nano (non Nano) potrebbero poi esserci un miglioramento/ampliamento dei comandi vocali, per rendere l’utilizzo del telefono più agevole a tutti quelli che non vogliono perdere troppo tempo smanettando sul touch-screen e il tastierino virtuale del telefono, e una rivisitazione dei contratti telefonici (soprattutto negli USA).
Che dire? Un iPhone economico e senza abbonamenti troppo opprimenti per le tasche degli utenti sarebbe un sogno diventato realtà, ma meglio stare con i piedi per terra finché qualcuno dalle parti di Cupertino non farà trapelare informazioni più sostanziose: la delusione per l’uscita del nuovo iPhone troppo simile ai predecessori potrebbe risultare cocente.
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