iPhone ricondizionati, scatta la class action negli Stati Uniti

di Gio Tuzzi Commenta

Nuovi problemi in casa Apple, visto che in questi giorni è stata avviata una class action negli Stati Uniti per quanto concerne gli iPhone ricondizionati. Almeno stando a quanto emerso di recente.

Tutto nasce dalla dicitura utilizzata da Apple in fase di commercializzazione dei device ricondizionati:

“Prodotti equivalenti a quelli nuovi in termini di prestazioni e affidabilità”.

In questi giorni, però, è giunta la replica decisa da parte degli, visto che la class action di cui vi stiamo parlando oggi parte da un presupposto fondamentale:

“Un’unità di seconda mano, che è stata modificata per apparire come nuova, non può essere considerata equivalente in termini di durata e prestazioni ad un dispositivo nuovo”.

Insomma, nuovi problemi in casa Apple, a maggior ragione dopo la denuncia di prestazioni altalenanti per gli iPhone ricondizionati e lanciati sul mercato dall’azienda.

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