Motorola Android Cliq guarda ai social network

di Redazione 1

Motorola ha deciso di tornare in gioco partendo da Google Android e dall’Open Source. Tutto questo torna utile agli utenti ormai fidelizzati utilizzatori delle funzionalità di Google. La sfida principale di Motorola Cliq è basata sul confronto con il Palm Pre basato su webOS.
Ecco che quindi subito dopo HTC, OPhone (il marchio di China Mobile) e Samsung, anche Motorola arriva a decidere di utilizzare il sistema operativo con un servizio integrato che si chiama MotoBlur.
Questo nuovo servizio offerto da Motorola è stato considerato con il main service perchè in linea attuale con le mode del momento: i social network. Infatti, MotoBlur, è un aggregatore di foto, contatti e molteplici altre informazioni tra cui Facebook, Twitter, MySpace, musica da Last.FM e dati da gMail oltre che da altre risorse. MotoBlur sarà presente sui server Motorola, tal da permettere ad ogni utente di non perdere mai i propri dati anche se in un futuro più o meno prossimo decidesse di cambiare il proprio smartphone. Analizziamo l’hardware del Cliq come è stato presentato alla Mobilize Conference 09 di San Francisco.

Parliamo di uno smartphone multithreaded OS per il multitasking, connettività 3G e touch screen da 3,1 pollici. Una tastiera scorrevole Four Row completa QWERTY ed una fotocamera da 5 MPXl. Ha inoltre un GPS integrato per la navigazione satellitare e per lo scambio dati è dotato di Bluetooth e di Wi-Fi.

I software pre installati sono Google Search by Voice, YouTube, Google Maps, Amazon MP3 store, MSN, e client di posta elettronica. Motorola abbandona “l’era nera” di RAZR ed avvia la nuova serie smartphone. Con questa mossa, il co-chief executive di Motorola, Sanjay Jha, ha dichiarato al The Financial Times che entro 12 mesi da ora Motorola passerà da azienda voice-centric (di telefonia mobile tradizionale) a un’azienda focalizzata sul mobile e data Internet.

L’esclusiva di questo dispositivo è data negli USA a T-Mobile mentre nel resto del mondo arriverà per Natale distribuito da Orange, Telefonica, Vodafone e America Movil.

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