Celluvale: il progetto per guadagnare “riciclando” cellulari vecchi

Con il rapido susseguirsi di nuovi modelli, telefonini con funzioni sempre più complesse, capacità sempre maggiori, non è raro cambiare cellulare una volta l’anno – a volte anche più di uno – ed è assai probabile che in un cassetto, dimenticato, troviamo un vecchio cellulare che ormai non usiamo da anni. Ma ora c’è un nuovo progetto che ci permette di liberarcene, facendo del bene alla natura, agli altri e, perchè no, alle nostre tasche.

Amosu lancia il suo Blackberry Pearl Diamond Edition

I gioiellieri di casa Amosu hanno creato una stravagante soluzione rivolta ad un mercato le cui richieste si fanno ogni giorno sempre più esigenti. La società, infatti, una tra le più prestigiose società di telefonia mobile di lusso al mondo, ha annunciato il suo ultimo lancio: il Blackberry Pearl Diamond Edition.

Il cellulare, a giusta ragione chiamato già da qualcuno DiamondBerry, disponibile nei colori nero, bianco, rosa e blu, si presenta costellato da 900 diamanti (nelle varianti bianco, nero, rosa e marrone) che non faranno di certo passare inosservato il suo proprietario, che, addirittura, nel caso in cui non dovesse essere soddisfatto (proprio perché appartenente al mercato target della casa produttrice, ovvero quello degli “esigenti”), potrà ulteriormente personalizzare il telefonino scegliendolo tra le varie opzioni di oro giallo, bianco o platino. Insomma, la personalizzazione è assicurata.

Inoltre, casa Amosu ha pensato ad un altro particolare che giustifica un’altra volta l’unicità di quest’ultimo suo prodotto: i diamanti utilizzati sul Blackberry Pearl Diamond Edition sono completamente riciclabili, il che significa che si può ottenere dalla loro fusione un altro gadget, perché si sa, le tecnologie si evolvono e potrebbe stancarci primo o poi il gioiello.

Nokia Remade: da lattine, pneumatici e bottiglie riciclate nasce un cellulare

Nokia ha rilasciato un breve video (visibile dopo il salto) che mostra un nuovo concept dal nome Remade progettato dal suo team di designer che mostra come presto i materiali riciclati potranno essere utilizzati per creare telefoni cellulari in un futuro che sembra essere non così lontano.

Nokia inaugurando Remade in occasione del Mobile World Congress che si sta consumando in questi giorni, ha dimostrato in qualche modo di assumersi in pieno l’impegno ecologista da tempo iniziato; ricordiamo infatti che quasi 2 anni fa Greenpeace, nella classifica stilata sulla sua “Green Electronics Guide” vedeva Nokia in cima tra i produttori di telefoni mondiali sensibili alle politiche ambientali e fortemente motivata a ridurre l’impatto ambientale dei cellulari.

Il telefonino Remade altro non è che un cellulare fatto interamente di materiale riciclato, persino nei suoi componenti elettrici che sono interamente riutilizzati (non dimentichiamo però che allo stato attuale non è ancora in grado di effettuare una chiamata visto che è solo un prototipo). Remade nella parte hardware è fatto di metalli che provengono da lattine di alluminio riciclate, di plastica proveniente da bottiglie e da vecchi pneumatici ha ricavato la sua tastiera. Al suo interno, vengono usate nuove tecnologie più rispettose dell’ambiente, come la grafica utilizzata sul display che risparmia energia senza comprometterne lo stile.