Il VoIP approda finalmente in India, e da noi la situazione qual è?

di Redazione 2

Il VoIP (voce tramite protocollo internet) è senza ombra di dubbio una delle maggiori innovazioni tecnologiche che si siano viste negli ultimi anni, per quanto concerne la comunicazione telefonica a livello globale. Consente di eliminare centrali di commutazione, digitalizzare i dati vocali e comunicare in tutto il mondo con costi estremamente contenuti: probabilmente la sua carta vincente per eccellenza.

Come ogni innovazione di tale spessore, l’adozione della tecnologia VoIP nei vari paesi del mondo è un processo che viaggia in modo costante, ma lento, talvolta troppo lento. Esempio di questa “conquista del mondo al rallenty” è la notizia che, solo tra qualche giorno, il VoIP approderà in India, in modo legale e con il pieno consenso del Trai (Telecom Regulatory Authority of India), così come del governo locale.

Quasi inutile dire che questa rivoluzione porterà risvolti ancor più positivi ad un’economia in continua espansione come quella del vasto paese asiatico, ottimizzando i costi per le imprese ed ampliando il mercato mondiale del VoIP ad una nuova potenziale platea di oltre un miliardo di persone. E da noi invece qual è la situazione?


Aladino, il telefono VoIP di Telecom Italia

Spulciando dei dati relativi ad un’indagine fatta alla fine dello scorso anno, il VoIP in Italia non è una creatura sconosciuta, come in molti avrebbero potuto pronosticare. E’ infatti il 32% degli italiani interpellati a dire di conoscere, almeno per sentito dire, la tecnologia che permette di effettuare le telefonate tramite internet, ma solo il 26% di questi ultimi ha intenzione di adottarlo per mettere definitivamente in soffitta il vecchio cavo telefonico.

Va sottolineato come però, negli ultimi mesi, i gestori di casa nostra abbiano puntato abbastanza (non moltissimo) sulla tecnologia VoIP, integrandola in vaste offerte di vario genere, talvolta veramente allettanti, talvolta accompagnate da un servizio definibile in qualsiasi modo, tranne che di alta qualità. Da questo si può evincere che, dal 50% di italiani a cui la sigla VoIP non diceva niente fino al 31 dicembre 2007, almeno un 5-6% in più di questi ultimi (siamo troppo ottimisti?) adesso sarà a conoscenza del suo significato.

In U.S.A. il VoIP va alla grande!

Infine, per rincuorare il nostro spirito da amanti del VoIP, diamo un’occhiatina a quanto accade oltreoceano, negli Stati Uniti d’America, dove il VoIP è in continua ascesa. Non c’è crisi o rallentamenti economico che tenga, gli americani amano effettuare le telefonate tramite internet, così come sono sempre più disposti ad abbandonare tutti quei gestori che offrono il classico servizio telefonico.

Verizon, AT&T e Qwest (vale a dire i maggiori gestori statunitensi) hanno perso oltre 17 milioni di utenti, con un buon 80% di questi ultimi passati al VoIP in modo definitivo (con un trend in continua crescita). Numeri davvero confortanti che, ahinoi, dalla nostra bella Italia possiamo solo ammirare da lontano. Quanto ci metteremo noi ad arrivare a queste cifre? Si accettano pronostici a lungo (ed eterno) termine!

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