La Commissione Europea interviene sulle tariffe di terminazione mobili

di Michele Baratelli Commenta

Per sfruttare appieno il potenziale di un mercato unico delle telecomunicazioni, la Commissione Europea ha definito i fattori di costo di cui tutte le autorità nazionali di regolamentazione dell’UE devono tener conto nel fissare le tariffe di terminazione, le quali non sono prezzi fissati dal mercato, ma tariffe regolamentate dai regolatori nazionali. Questo permetterà la convergenza delle tariffe di terminazione con un loro sensibile abbassamento rispetto ai livelli odierni (di circa 1,5-3 centesimi al minuto entro la fine del 2012, secondo un documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la raccomandazione).

Le tariffe di terminazione dovranno basarsi sui costi di un operatore efficiente e applicarsi a tutti gli operatori nella stessa misura. Sono ammesse eccezioni, a determinate condizioni, per un periodo limitato in caso di differenze di costo che sfuggono al controllo dell’operatore.

Nella valutazione di circa 120 proposte di regolamentazione presentate dalle autorità nazionali delle telecomunicazioni sulle tariffe di terminazione applicate negli ultimi sei anni la Commissione ha individuato forti incoerenze in tutta Europa. Con una media di 8,55 centesimi al minuto, le tariffe di terminazione delle chiamate mobili sono quasi 10 volte più alte delle tariffe di terminazione delle chiamate vocali fisse (che variano da 0,57 a 1,13 centesimi al minuto ). Secondo il regolatore francese, ARCEP, le tariffe di terminazione di chiamata mobile possono dirsi efficienti se comprese tra 1 e 2 centesimi di euro al minuto.

Secondo la Commissione queste variazioni non sono giustificate da differenze nei costi soggiacenti, nelle reti, o nelle caratteristiche nazionali. Esse costituiscono sovvenzioni indirette a favore degli operatori di telefonia mobile con un’ampia quota di mercato, a scapito degli operatori più piccoli e degli operatori di telefonia fissa. Scoraggiano inoltre investimenti fondamentali come ad esempio la modernizzazione verso reti internet a banda larga e ostacolano servizi innovativi come prodotti che combinano linea fissa e mobile e offerte di pacchetti di chiamate a prezzi competitivi.

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