Google annuncia la “super fibra ottica”

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Google ha annunciato che entro il 2010 inizierà le fasi di realizzazione e sperimentazioni di una super fibra ottica che permetterà di raggiungere la velocità di 8 Gbps capace cioè di trasferimenti fino a 1GB al secondo. Chiaramente il progretto servirà inizialmente solo a studiare gli impieghi futuri di una tecnologia simile, ma gli stanziamenti destinati a questo “esperimento” fanno capire bene che non si tratta solo di “curiosità” dato che parliamo di ben 1 miliardo di dollari.

Google ormai non è solo un motore di ricerca e chi ha un cellulare Android questo lo sa bene. Big G, infatti, con gli anni ha sviluppato una serie di servizi che grazie ai nuovi cellulari “escono” dalla pagina bianca con il logo multicolore e ci permettono di portare in tasca tutta una serie di servizi web-based. Pensiamo alle soluzioni che l’azienda di Mountain View mette a disposizione di tutti, gratuitamente: Google Maps, gMail, gCalendar, gTalk, gDocuments, giusto per citarne qualcuno. E tutti questi prevedono una connessione costante ad internet, ecco perchè Google ha tutti gli interessi affinchè il web sia raggiungibile ovunque, a chiunque ed alla massima velocità possibile.

Insomma, sembra non passare settimana senza che Google estragga un nuovo “coniglio dal cilindro” e questa volta, dal suo sito ufficiale annuncia al mondo uno speciale programma di sperimentazione per aumentare l’attuale velocità (media) di circa 100 volte. Queste connessioni saranno inizialmente attivate negli Stati Uniti e coinvolgeranno dai 50.000 ai 500.000 utenti.

Con questo progetto, la possibilità che Google si possa lanciare nel settore di Service Provider non è così remota, e dato il suo coinvolgimento diretto nel settore mobile il passo che potrebbe – un giorno non molto lontano – farla diventare carrier telefonico specializzata in connessioni web ad alta velocità, chiamate voip ecc non è più un’ipotesi così azzardata. Scenario interessante per molti, preoccupante per altri, dato che rischieremmo di trovarci in una sgradevolissima situazione di monopolio assoluto, anche se questa possibilità, per ora, resta piuttosto remota. O forse no?

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