Perché gli italiani non si fidano di operazioni bancarie e acquisti online?

di Redazione Commenta

Che l’Italia fosse diventata il paese dei cellulari – oltre che quello, ormai molto sbiadito, di santi, poeti e navigatori –  lo sapevamo un po’ tutti. Ed è proprio per questo che continuano a stupire indagini, come quella appena effettuata da Unisys, dalla quale emerge che i nostri connazionali non si fidano di operazioni bancarie e acquisti online.

Una contraddizione supportata da dati molto “pesanti”: detto in parole povere, solo il 4% degli italiani utilizza il proprio dispositivo mobile per effettuare operazioni che abbiano a che fare con i soldi… ma perché?

In fondo, è stato più volte dimostrato che i sistemi di pagamento on-line sono più che sicuri, nonché in grado di ridurre enormemente i tempi necessari per l’effettuazione delle varie transazioni. Dunque, la ragione di questa diffidenza è da rintracciare quasi totalmente in un immaginario collettivo falsato e/o oscurato dai più svariati elementi: da una parte la completa ignoranza circa l’esistenza di questi servizi, da parte di moltissimi utenti della tecnologia mobile, dall’altra i falsi allarmi lanciati da chi si intende poco o nulla del mondo delle transazioni sulla rete.

Ad ogni modo, non va sottovalutato anche l’aspetto legato alle infrastrutture: affinché operazioni bancarie e acquisti online si diffondano, nel nostro paese dovrebbe essere possibile connettersi alla grande rete – soprattutto nelle grandi città – in qualsiasi locale, strada o piazza, senza dover sperare in un punto FON o nel costoso WiMAX che ci apprestiamo a veder comparire in Lombardia e Puglia.

E’ anche vero che tra i paesi con gli utenti più diffidenti nei confronti di shopping e banking on-line figurano anche Francia, Regno Unito, Australia, Belgio e Stati Uniti, ma ammettiamolo: tutte queste nazioni sono tecnologicamente meglio messe della nostra, con un numero di cellulari per persona inferiore a quello italiano.

Bisogna decisamente darsi una mossa, la tecnologia non attenderà i nostri santi, poeti e navigatori.

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