L’azienda cinese ZTE ha annunciato una nuova serie di Android Phone destinati al mercato europeo in uscita nei prossimi mesi. Fra i più interessanti c’è il Grand X Classic, un telefono top di gamma che può contare su un processore dual core da 1GHz, 1GB di RAM e 4GB di storage interno.
“Tira” di più l’iPhone 5 o il Samsung Galaxy S3? L’azienda pubblicitaria Chitika non ha dubbi. Analizzando i dati di navigazione degli utenti americani e canadesi fra il 3 e il 9 ottobre scorsi, è emerso che il maggior numero di “impressioni” sui banner è arrivato dagli utenti Apple.
A circa un anno di distanza dall’uscita di Galaxy Nexus, sul Web si rincorrono le voci circa il debutto di un nuovo smartphone della gamma Nexus che potrebbe sostituirlo prima del previsto (cioè fine anno). Secondo il sito Android and Me, il Nexus 2 sarà presentato entro ottobre, sarà equipaggiato con Android 4.2 Key Lime Pie ed avrà un processore ARM Cortex A 15 come il Texas Instruments OMAP 5.
Alcune settimane fa lo European Telecommunications Standards Institute ha definitivamente approvato il nuovo formato per le Nano-SIM, SIM Card di dimensioni estremamente compatte la cui introduzione va incontro alle richieste di miniaturizzazione che arrivano dai produttori di smartphone.
Nasce dalla collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e Huawei un nuovo programma annuale che permetterà a 10 studenti italiani di usufruire di in tirocinio formativo nel campo delle telecomunicazioni. L’intesa è stata firmata dal Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e da David Wang del Board of Directors di Huawei e replica iniziative analoghe già attive in Gran Bretagna, Francia e Spagna.
Il programma di tirocinio sarà completamente finanziato da Huawei e prevede una serie di giornate di training presso i poli Shenzhen e Shanghai con particolare attenzione posta sui temi delle reti di prossima generazione. Nel programma anche una giornata presso lo showroom Huawei di Pechino e la vista di alcuni luoghi simbolo della Cina.
Dopo il rinvio dello scorso aprile, l’European Telecommunications Institute ha approvato il nuovo standard di Nano SIM che ha visto per lunghe settimane contrapporsi Apple ad altri produttori di smartphone multinazionali (come RIM e Motorola).
Alla fine l’ha spuntata il colosso di Cupertino con un modello di SIM del 40% più piccolo rispetto alle attuali micro-SIM. Grazie a questo nuovo formato, i produttori di smartphone potranno ridurre la grandezza degli slot presenti sui propri device avendo più spazio per gli altri componenti elettronici.
Il mercato dei sistemi operativi “mobile” è sempre più una sfida a due con Android (Google) ed iOS (Apple) che si spartiscono ormai più dell’80% delle vendite e con gli altri concorrenti che restano ampiamente al di sotto del 10%. A tracciare questo quadro è l’ultimo report di IDC riferito al primo trimestre del 2012. Nel periodo analizzato il settore smartphone ha registrato consegne complessive per 152,3 milioni di unità in crescita del 49,9% rispetto allo stesso periodo del 2011.
A segnare la performance più brillante è stato Android che nel trimestre ha registrato vendite per 89,9 milioni di unità con un incremento del 145% rispetto ai 36,7 milioni dello stesso periodo di un anno fa. Di pari passo è crescita la quota di mercato detenuta dal sistema operativo di casa Google che è balzata dal 36,1% del Q1 2011 al 59,0% del Q1 2012. Il contributo maggiore al successo di Android è arrivato da Samsung che da sola ha rappresentato il 45,4% delle vendite totali del sistema operativo.
Entro la fine di maggio lo European Telecommunications Standards Institute (ETSI) dovrebbe pronunciarsi sulla definizione di un nuovo standard per le nano-SIM. Apple è stata una delle prime aziende a richiedere presso ETSI la standardizzazione del nuovo formato, ma altre proposte sono arrivate successivamente sul tavolo dell’istituto che quindi ha deciso di allungare i tempi della decisione per meglio valutare tutte le proposte.
L’ultimo colpo di scena è arrivato da un progetto comune di RIM e Motorola che hanno proposto un formato di “mediazione” tra le diverse soluzioni finora prospettate. La nano-SIM di RIM e Motorola prevede un sistema di inserimento e rimozione a spinta simile a quello delle SIM attuali. Su uno dei lati invece è prevista una tacca di blocco che dovrebbe garantire contatti più stabili. Un sistema di adattatori permette inoltre di inserire il chip anche nei telefoni tradizionali.
Dopo Apple, Google e Microsoft, anche Canonical potrebbe tentare la strada del sistema operativo per smartphone. L’azienda che cura la realizzazione di Ubuntu (una delle più famose distribuzioni Linux) ha pubblicato un annuncio di lavoro sul suo sito Internet in cui si cerca esplicitamente una persona esperta di mercato mobile con agganci nell’industria telefonica.
In realtà non è la prima volta che Canonical tenta di realizzare un sistema operativo mobile, anche se tutti i suoi esperimenti in questo campo (Kubuntu Mobile ed Ubuntu per ARM) finora non hanno dato i risultati sperati.
È lotta aperta per definire lo standard per le schede SIM del futuro. Apple vorrebbe imporre le micro-SIM, che ha già iniziato ad usare con iPad ed iPhone, mentre dall’altra parte c’è uno schieramento guidato da Nokia e RIM che preferirebbe un altro standard per evitare mosse speculative da parte del gigante di Cupertino.
Per fare un po’ di luce sulla situazione è stata chiamata in causa l’ETSI, che sarebbe l’organo europeo a cui competono le decisioni sugli standard del settore, ma la riunione che avrebbe dovuto sciogliere i nodi sulla questione nano-SIM è stata rimandata di un mese.
Se è vero che chi non muore si rivede, a volte anche le cose che sono date per morte e sepolte possono essere protagoniste di clamorosi ritorni. È il caso delle cabine telefoniche, ormai scomparse in gran parte del Paese ma che presto potrebbero tornare a popolare tutte le principali città d’Italia in una veste riveduta e corretta.
Il progetto Cabina Intelligente di Telecom Italia prevede la realizzazione di nuove cabine telefoniche, denominate “spazi tecnologici”, in cui le persone potranno non solo telefonare ma anche navigare in Internet ed accedere a servizi online.
RIM ha depositato un nuovo brevetto negli Stati Uniti che sembrerebbe suggerire la realizzazione, non si sa quanto imminente, di smartphone in grado di autoalimentarsi tramite celle a combustibile.
Questo significherebbe dire addio alle classiche batterie, e al fatto che si scaricano ogni poche ore, in favore di una sorta di generatore in grado di alimentare smartphone, tablet ed altri tipi di dispositivi in maniera autonoma.
Il nostro pianeta è sempre più invaso dai telefoni cellulari. Dall’ultimo aggiornamento del Traffic and Market Data Report di Ericsson scopriamo che le linee mobili attive hanno superato quota sei miliardi e il numero di abbonati ha raggiunto i 4,1 miliardi. Questo risultato ci dice che oltre il 60% della popolazione mondiale dispone oggi di almeno un utenza cellulare, il 75% delle linee attive è su rete GSM mentre solo il 15% è rappresentato da utenti WCDMA e HSPA.
La crescita del traffico dati in mobilità è raddoppiato in un anno (dal terzo trimestre 2010 al terzo trimestre 2011), dato importante perché segue lo storico sorpasso avvenuto nei confronti del traffico voce alla fine del 2009.
LG Eletronics si appresta ad immettere sul mercato russo LG A920, il suo primo telefono Triple-SIM. Il nuovo telefono della casa produttrice sudcoreana è infatti in grado di contenere in contemporanea fino a 3 SIM card, anche se al momento non è dato sapere se possono essere attivate tutte contemporaneamente.
Esteticamente, presenta una scocca compatta, con dimensioni 113,5x51x12,95 mm. Per quanto concerne la scheda tecnica, LG A920 ha un display da 2,2 pollici con una risoluzione di 176×220 pixel ed è fornito di una fotocamera da 1.3 Megapixel con flash mentre la batteria è da 1500 mAh.