Android, l’arma vincente dei Google-phone si chiama Cina

di Redazione 1

Anche se momentaneamente oscurato dall’iPhone 3G ed il suo clamoroso successo mondiale, uno degli argomenti più scottanti del mondo della telefonia mobile è sicuramente quello legato ad Android, il sistema operativo per cellulari creato da Google.

Atteso per la fine di quest’anno per le prime apparizioni sui mercati internazionali, il nuovo sistema sembra destinato a diverse tipologie di dispositivi mobili, molti dei quali economici. Fattore che distanzia in partenza il mondo dei Google-phone da quello del melafonino, decisamente più costoso.

Ebbene, proprio la questione riguardante i prezzi potrebbe far fare il colpaccio al gigante mondiale dei motori di ricerca, che, in men che non si dica, potrebbe vedere i telefonini che montano il suo sistema operativo “invadere” paesi dall’enorme potenziale, come la Cina.

Tanti analisti ne sono ormai convinti: l’arma vincente dei Google-phone si chiama Cina. Affermazione che, al momento, pare alquanto azzardata, ma tenendo conto che un “prodotto di elite”, come iPhone, difficilmente sfonderà in un mercato ancora acerbo, come quello del grande paese asiatico, la previsione è ben lontana dall’essere infondata.


Se i calcoli a cui accennavamo si rivelassero esatti, il rapporto di vendite tra telefonini con Android ed iPhone, nel 2012, a livello globale, sarebbe di 3 ad 1 per Google, con 96.9 milioni di dispositivi venduti, contro i 33.4 milioni di quelli targati Apple.

C’è’ poi da considerare la situazione legata alle licenze dei software che contraddistinguono i due futuri principali contendenti nel mondo della telefonia mobile: iPhone utilizza un sistema operativo “chiuso”, di proprietà intellettuale di Apple, mentre Android verrà distribuito da Google utilizzando la licenza open source. Ciò vuol dire che – pur tenendo in considerazione la vasta gamma di applicazioni/giochi già create per il melafonino – sui Google-phone vedremo migliaia di applicazioni non ufficiali, fruibili attraverso qualsiasi canale (senza quindi dover passare da App Store unici), con inoltre la possibilità di “maneggiare” il sistema operativo come meglio si desidera.

Chi riuscirà a conquistare il miliardo (e passa) di utenza cinese? Non ci resta che attendere e scoprire la verità.

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