Nokia e Symbian guidano il mercato smartphone

di Silvio Spina Commenta

Il mercato della telefonia mobile, nonostante gli effetti catastrofici della crisi economico-finanziaria degli ultimi anni in vari settori produttivi, è riuscita a reggere la pressione, grazie soprattutto all’ala smartphone, vero e proprio settore trainante dell’intero mercato telefonico. Il boom dell’iPhone di Apple, la nascita di Android e la diffusione di Blackeerry anche sul mercato consumer sono alcuni dei dati da prendere in considerazione per rendersi conto dell’interesse sempre maggiore verso questo tipo di prodotti. Ma, secondo un recente sondaggio effettuato dalla nota società di analisi Gartner, il leader sul mercato, anche tenendo conto dei soli terminali avanzati, rimane solamente uno: Nokia.

Il colosso finlandese guida l’intero settore e porta il suo sistema Symbian al primo posto tra le piattaforme mobili più utilizzate. Ovviamente ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione: Apple, ad esempio, riesce in maniera egregia a concorrere abilmente con un unico dispositivo, il melafonino appunto, mentre Nokia può avvalersi di una gamma ben più ampia di dispositivi, venendo incontro a più esigenze e penetrando più profondamente sul mercato.

Osservando i dati relativi allo scorso anno, gli smartphone venduti da Nokia hanno subito un leggero calo, poco meno dell’1%, ma il trend è complessivamente in ascesa. La domanda verso questo tipo di prodotti, infatti, è in crescita e l’offerta di Nokia cerca di venire maggiormente incontro alle esigenze di un’utenza moderna: toucscreen, multimedialità, maggiore integrazione con i social network e, quindi, Internet mobile da utilizzare in qualsiasi momento della giornata.

Symbian rappresenta oggi quasi il 47% del mercato totale, seguito dalla piattaforma Blackberry (circa il 20%) e iPhone OS (14,4%): un distacco ancora molto importante, che Nokia intende sfruttare offrendo servizi e prodotti maggiormente innovativi, cercando di recuperare il terreno perduto nel settore touchscreen, in cui l’azienda ha deciso di esordire un po’ in ritardo rispetto ai suoi competitors più agguerriti. Riuscirà a mantenere questo primato anche nei prossimi anni?

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