Fusione Symbian-Android? Voci senza fondamento

di Silvio Spina Commenta

Cari lettori, come avrete sicuramente letto in questi giorni, il settore della telefonia mobile è in fermento, soprattutto per quanto riguarda l’ambiente software per terminali. Tantissime le notizie diffuse negli ultimi mesi: l’azienda leader nella produzione mondiale, Nokia, che acquista Symbian, la possibilità di quest’ultimo di trasformarsi molto presto in un software libero, Microsoft che registra un calo di vendite di Windows Mobile e Apple sempre più incontrastata con il suo melafonino.

Insomma, ce n’è per tutti e ovviamente gli equilibri cambiano di ora in ora, ridisegnando continuamente scenari e possibilità differenti. Una particolare notizia di qualche giorno fa riprendeva le dichiarazioni di un noto analista statunitense, tale Jack Gold della J. Gold Associates, secondo cui Symbian era ad un passo da una possibile fusione.


Con chi? La fondazione si sarebbe unita molto presto con uno dei progetti open source più attesi del pianeta, ovvero Android. Il sistema, che ha da poco registrato un ritardo nella tabella di marcia, facendo slittare l’uscita ufficiale dei primi modelli per il prossimo anno (anche se la taiwanese HTC ha garantito che entro l’ultimo trimestre di quest’anno saranno pronti i primi modelli), si sarebbe quindi presto fuso con Symbian per creare la più grande realtà open source mobile del pianeta.

Una dichiarazione, quella di Gold, che ha acceso tantissime discussioni e ipotesi sul futuro di Symbian e sul ruolo che Nokia avrebbe potuto avere con l’arrivo di Google nel progetto. La notizia data dall’analista, però, ha avuto una categorica smentita, non da parte di un comunicato ufficiale, ma da un ex del progetto Symbian. Colly Myers, CEO del gruppo fino al 2005, ritiene tale teoria una vera e propria assurdità.

Secondo Myers, Nokia non avrebbe avuto nemmeno in progetto una possibilità del genere e che, quindi, le parole dell’analista della Gold Associates si basano su ipotesi e previsioni senza alcun fondamento. Chi ha ragione? Ancora una volta sarà il tempo a dare una risposta a tale quesito. Vi terremo comunque aggiornati, qualora si presentino dei nuovi colpi di scena sulla vicenda.

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