WhatsApp sta lavorando per impedire agli utenti di passare a Signal e Telegram

di Gio Tuzzi Commenta

WhatsApp è ormai argomento ricorrente sul nostro sito, essendo sempre più utilizzato per effettuare chiamate. Da quando ha lanciato i suoi nuovi termini di servizio, WhatsApp è stata colta da un turbine: i cambiamenti hanno fatto precipitare un esodo verso app alternative. Apparentemente perdendo terreno nei principali mercati di tutto il mondo, il servizio di messaggistica di proprietà di Facebook ha ora posticipato la scadenza per accettare i nuovi termini e sta attivamente cercando di controllare il danno che è stato causato da loro.

WhatsApp

Le ultime dal mondo WhatsApp sulla questione privacy

L’ultimo sforzo di WhatsApp per convincere gli utenti della sua ingenuità è con gli aggiornamenti di stato che affrontano alcune voci che potrebbero essere in giro (ironicamente, probabilmente su WhatsApp stesso). Le nuove storie amplificano lo stesso messaggio che ha cercato di inviare negli ultimi giorni: che non può leggere le chat o ascoltare le chiamate e che non condivide i contatti con Facebook, tra le altre cose.

Questo non è l’unico modo in cui WhatsApp sta cercando di spegnere il fuoco. In India, il più grande mercato di WhatsApp in termini di numero di utenti, ha persino acquistato annunci in prima pagina sui principali giornali che leggono “WhatsApp rispetta e protegge la tua privacy” – un acquisto che probabilmente costa decine di milioni di rupie, secondo Reuters.

L’annuncio afferma che il nuovo aggiornamento della politica sulla privacy “non influisce in alcun modo sulla privacy dei tuoi messaggi con i tuoi amici e familiari” e che si riferisce solo alle interazioni con le imprese. Tuttavia, analogamente ad altri suoi chiarimenti, non perde qualsiasi luce sulla quantità di metadati che raccoglie, che è sostanziale rispetto ad altri servizi di messaggistica.

Vedendo la spinta che Signal e Telegram hanno guadagnato negli ultimi giorni, non sarebbe sorprendente vedere WhatsApp spendere di più in marketing per convincere gli utenti a rimanere. Ma oltre ad affrontare false voci e chiarire quali dati non raccoglie, sarebbe sicuramente apprezzato se il servizio di messaggistica fosse più in anticipo sui dati che raccoglie.

Staremo a vedere nel corso delle prossime settimane quali saranno le nuove mosse da parte di WhatsApp per impedire che il trend prenda piede, con la migrazione verso Telegram e Signal che non va in alcun modo sottovalutata. Nel frattempo, prendiamo atto del fatto che per un po’ non assisteremo a particolari novità qui in Italia, almeno per quanto concerne il delicato tema della privacy.

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