Gli oggetti “scomparsi” per colpa del cellulare: l’orologio

di Redazione 1

Alzi la mano chi di voi porta ancora al polso l’orologio per reale neccessità di leggere l’ora, piuttosto che come oggetto di moda o perchè vi è stato regalato. Sicuramente le persone che lo usano ancora ce ne sono, ma anche lui sta piano piano sparendo, fagocitato dal cellulare, come tanti altri oggetti di uso comune a cui eravamo abituati ad usare fino a pochi anni fa.

Sembra un tempo lontano il giorno in cui, per guardare l’ora, eravamo soliti alzare il braccio, spostare la manica e guardare le lancette del nostro orologio da polso. Era un oggetto che in qualche modo faceva parte non solo del nostro abbigliamento come un oggetto decorativo, ma rispecchiava la nostra persona: colorato, allegro oppure serioso e raffinato. A volte se ne trovavano di modelli tanto particolari da rendere la lettura dell’ora un’operazione non proprio istantanea, ma poco importava… era il nostro orologio e ci piaceva così.

Adesso il gesto di guardare il proprio polso per conoscere l’ora sta piano piano scomparendo: portiamo la mano in tasca, prendiamo il nostro cellulare, schiacciamo un tasto per far accendere il display e le lancette meccaniche (o i display a cristalli liquidi) animate dal quarzo sono scomparse. Al loro posto ci sono grossi quadranti che possiamo personalizzare come ci pare. I vantaggi sono molti: ora gli orologi dei cellulari possono essere di forme, colori, caratteri e stili grafici diversi, senza contare che, a differenza dei nostri vecchi orologi a cinturino, l’ora si sincronizza automaticamente con quella legale/solare.

Siamo nell’era dei widget ed il primo widget che troviamo a schermo nei nostri smartphone è proprio l’orologio che, anche lui, si sta evolvendo e sempre più spesso oltre ad indicare l’ora arriva accompagnato da icone che ci danno previsioni meteo con tanto di temperatura attuale, indicano la fase lunare,  possono dirci qual’è il santo celebrato sul calendario, quanti giorni mancano ad un determinato evento e così via. Insomma, chi ce lo fa fare di usare il limitato orologio da polso? Forse solo perchè ce l’hanno regalato per Natale…

Commenti (1)

  1. Io al mio orologio da polso non riesco proprio a rinunciare: un conto è estrarre il telefono dalla tasca per controllare sporadicamente l’ora, un altro è avere il controllo costante del tempo che passa, con il quadrante sempre a portata d’occhio. Tuttavia questa tendenza è innegabile e, a mio avviso, è una delle cause per cui la gente non riesce più a gestire il proprio tempo… quante volte capita di sentire qualcuno che dice “Oh! Ma sono le 8.00!! pensavo fossero ancora le 7” oppure “Ho fatto tardi, stavo facendo una cosa e ho perso la cognizione del tempo” o “Pensavo fossero 10 minuti di TV, e invece è passata un’ora” ecc…

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