Omega Pharma: un chip per ridurre le radiazioni dei cellulari

di Silvio Spina Commenta

Ma le onde elettromagnetiche del cellulare fanno male? Quante volte ci siamo ripetuti questa domanda e quanti articoli abbiamo dedicato ad uno dei problemi che attanaglia da sempre il settore della telefonia mobile. Ovviamente qualche problema ci sarà, soprattutto quando si sta con il telefonino in mano tutto il giorno, oppure quando gli utilizzatori sono ancora in tenera età, un fenomeno, quest’ultimo, che ha messo in allarme diversi studiosi e analisti su un possibile rischio epidemia di forme tumorali nei prossimi anni. Ma quanto c’è di vero in tali ricerche? Il quesito si riallaccia alla domanda posta ad inizio articolo e, anche in questo caso, non è ancora facile rispondere.

L’unico modo per non trovarsi impreparati o scoperti ad un possibile danno da parte delle radiazioni dei telefonini è quello di moderarne l’utilizzo. Oggi gli smartphones ultra accessoriati danno la possibilità di usufruire di ogni loro aspetto (fotocamera, lettore video, player Mp3, giochi) utilizzando il device in offline, ovvero disattivandone la ricezione, come se fosse spento. Diverse aziende, invece, stanno cercando il modo di ridurre le onde emesse in utilizzo, ottenendo in alcuni casi degli interessanti risultati.

Uno degli ultimi progetti noti è E-waves, un chip realizzato da un’azienda con sede in Belgio, la Omega Pharma. Ancora niente è in commercio, ma soltanto in fase di sviluppo e i dati raggiunti finora sono molto confortanti: si parla, infatti, di una riduzione delle radiazioni molto alta, che consentirebbe di ridurre i potenziali rischi per la salute degli individui, sempre più legati all’utilizzo dei cellulari in ogni momento della giornata.

Ancora nessuna informazione su quando il modulo verrà commercializzato. In attesa che tali tecnologie vengano implementate nativamente nei devices, ma anche dopo, è sempre meglio seguire il buon senso nell’utilizzo dei dispositivi, non esagerare nella durata delle telefonate e nel contatto troppo prolungato con il capo. Perchè, sebbene niente sia ancora certo sulle conseguenze delle radiazioni, è sempre meglio agire con cautela, in modo da prevenire qualsiasi possibilità che ci riserverà il futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>