HTC risponde alle accuse di Apple e si dichiara innocente

di Redazione Commenta

La battaglia legale tra Apple e HTC si fa sempre più serrata. Apple ha accusato l’azienda taiwanese della violazione di ben 20 brevetti che riguardavano l’interfaccia utente, l’hardware e l’architettura di iPhone. L’azienda di Cupertino ha deciso di intraprendere quest’azione legale per cercare di indebolire i suoi rivali per eccellenza, ovvero Android e Windows Mobile, che si sono visti sfuggire molti costruttori intimoriti da un’eventuale seconda mossa di Apple.

Gli uomini di Microsoft non sembrano per nulla toccati da questa vicenda, anzi, hanno addirittura elogiato Apple per questa mossa. Invece HTC è stata subito appoggiata da Google, vista anche la recente collaborazione tra le due aziende, e oggi la vediamo rispondere alle accuse in maniera abbastanza decisa.

Il suo vicepresidente alle vendite e marketig dichiara:

Siamo fortemente in disaccordo con le azioni di Apple e prevediamo di utilizzare tutti i legali e gli strumenti a nostra disposizione per difenderci da queste accuse.

Nel referto ufficiale depositato da Apple vengono citati 12 telefoni prodotti da HTC di cui 5 montano il sistema operativo Android mentre i restanti 7  utilizzano Windows Mobile. L’azienda Californiana richiede un risarcimento per le violazioni di questi brevetti e per le varie spese legali. Viene inoltre richiesta anche un’ingiunzione dei prodotti che utilizzano queste “tecnologie rubate”.

Google, anche se non è stata direttamente chiamata in causa da Apple, dichiara pieno appoggio ad HTC vista la sua partecipazione nello sviluppo del sistema operativo e nella creazione del Googlefonino. Si prospetta dunque una battaglia legale senza precedenti tra due colossi della telefonia mobile che sarebbe bello vedere collaborare invece che darsi battaglia.

Data la gravità dell’accaduto, dobbiamo aspettarci un processo lungo ed estenuante con molti colpi di scena ma finalmente in grado di porre fine alla spinosa questione relativa all’appartenenza di questi brevetti che tanto hanno fatto discutere fino ad ora.

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