Pop corn fatti con le radiazioni dei cellulari, la bufala torna su YouTube

Pop corn creati dalle radiazioni dei cellulari?

Sulla pericolosità delle radiazioni emesse dai cellulari abbiamo scritto anche noi diverse cose, talvolta preoccupate, talvolta meno. Ma c’è una cattiva abitudine che serpeggia sul web (e non solo) e che tende a creare inutili clamori allarmistici circa quest’argomento, tanto importante quanto studiato da fior fior di scienziati, decisamente più esperti di coloro che fanno dei video amatoriali su YouTube (o simili), “spettacolari” e senza uno straccio di spiegazione scientifica a loro supporto.

Il video che fa tornare in auge la vecchia bufala dell’uovo cotto con le radiazioni dei cellulari (della quale parleremo a breve) è quello che potete vedere qui sopra. C’è un gruppo di amici intorno ad un tavolo, al centro del quale vengono posizionati quattro chicchi di mais, circondati da tre telefonini accesi. Vengono quindi fatti squillare i dispositivi per un periodo imprecisato di tempo e, magia delle magie, al quarantesimo secondo di video (o giù di lì) i chicchi iniziano a trasformarsi in saporiti pop corn.

Non c’è che dire, il video è veramente simpatico e, fosse corrispondente alla realtà, avremmo trovato un metodo sublime per risparmiare qualche soldo sulla bolletta elettrica. Peccato però che, da un giornale autorevole come il Telegraph, arrivi un secco sbufalamento con basi scientifiche:

Premettendo l’impossibilità scientifica della cosa, i cellulari non producono nulla che sia assimilabile a ciò che è necessario (soprattutto a livello quantitativo) per la trasformazione di chicchi di mais in pop corn.

I cellulari sono troppo difficili da usare? Tutta colpa delle false novità!

Alzi la mano chi, negli ultimi quattro-cinque anni, non ha sentito almeno un centinaio di volte la frase “questo cellulare fa anche il caffè”, diffuso modo di dire che sta ad indicare la vasta gamma di funzioni che i dispositivi mobili sono in grado di offrirci da qualche anno a questa parte. E se fossero troppe queste funzioni?

A primo acchito sembrerebbe una sorta di bestemmia verso la tecnologia e gli enormi passi fatti fino ad oggi, ma dei dati come quelli emersi da uno studio fatto in Giappone, dove l’eccessivo numero di funzioni disponibili nei telefonini disorienta in modo molto serio l’utente finale, costringendolo in molti casi a sfruttare solo una minima parte di quello che ha acquistato (spesso a caro prezzo) in quella piccolissima, sottile scatoletta tecnologica, fa riflettere non poco.

Forse il discorso andrebbe spostato sull’usabilità dei telefonini ed il modo nel quale le funzioni possono essere richiamate in ogni dispositivo, ma non v’è dubbio che arrivati oltre un determinato limite di caratteristiche si finisce col rendere meno facile la vita alle persone, soprattutto quelle che hanno poca dimestichezza con altri dispositivi tecnologici, come il computer (che, ahinoi, nel nostro paese non sono certo poche).

SMS: evoluzione o deturpamento del linguaggio?

Che ne penserebbe Dante del “nuovo” italiano?

Questioni di spazio: tutta colpa di quei miseri 160 caratteri a disposizione per ogni messaggio. Questa la motivazione ufficiale della nascita dell’italiano 2.0, quello che ogni giorno viaggia in milioni di messaggi brevi inviati tramite i telefoni cellulari (o via internet), i celeberrimi SMS (acronimo di Short Message Service, “Servizio per i Messaggi Brevi” in italiano).

L’italiano utilizzato negli SMS è quello che vede amputate gran parte delle vocali, insieme ai “colleghi” accenti, i poveri punti e le virgole “operaie”. Per farla breve, si tratta di un italiano che tende a racchiudere in 2, massimo 4 lettere ciascuna parola, e mescolare con il resto (quando anche impossibile agli occhi dei comuni mortali) qualche parola inglese, purché sia più breve della sua controparte nostrana (non disdegnando ovviamente la sostituzione dei numeri scritti come parole con vere cifre, ma quello rientra quasi nella normalità). Quindi, tanto per fare un esempio, una frase come “perché non ti trovi una ragazza?” diventa magicamente “xke nn t trovi 1 girl?” e così via.

Quasi inutile dire che sono molte le persone che, senza voler sentire alcuna “arringa difensiva”, ritengono il linguaggio degli SMS un qualcosa da vietare e far sparire quanto prima dalla testa dei giovani, ma non manca una corrente di pensiero che vede invece l’italiano 2.0 come una naturale evoluzione del nostro idioma, come accaduto negli anni anche con lo slang americano (anche se per alcuni il paragone pare troppo azzardato). Ed è a questo punto che il bivio inizia a farsi intravedere davanti a noi: gli SMS hanno portato ad un’evoluzione o un deturpamento del linguaggio?

Il VoIP approda finalmente in India, e da noi la situazione qual è?

Il VoIP (voce tramite protocollo internet) è senza ombra di dubbio una delle maggiori innovazioni tecnologiche che si siano viste negli ultimi anni, per quanto concerne la comunicazione telefonica a livello globale. Consente di eliminare centrali di commutazione, digitalizzare i dati vocali e comunicare in tutto il mondo con costi estremamente contenuti: probabilmente la sua carta vincente per eccellenza.

Come ogni innovazione di tale spessore, l’adozione della tecnologia VoIP nei vari paesi del mondo è un processo che viaggia in modo costante, ma lento, talvolta troppo lento. Esempio di questa “conquista del mondo al rallenty” è la notizia che, solo tra qualche giorno, il VoIP approderà in India, in modo legale e con il pieno consenso del Trai (Telecom Regulatory Authority of India), così come del governo locale.

Quasi inutile dire che questa rivoluzione porterà risvolti ancor più positivi ad un’economia in continua espansione come quella del vasto paese asiatico, ottimizzando i costi per le imprese ed ampliando il mercato mondiale del VoIP ad una nuova potenziale platea di oltre un miliardo di persone. E da noi invece qual è la situazione?

I cellulari sono più dannosi del fumo per la salute pubblica

I cellulari sono più dannosi del fumo. Questa la conclusione shock di uno studio effettuato da alcuni esperti, i quali hanno anche aggiunto che è necessario approntare quanto prima un piano regolatore per l’esposizione delle persone alle onde emesse dai telefonini, proprio come in tanti paesi del mondo (Italia compresa) si è fatto con il fumo delle sigarette. Così come le stesse industrie produttrici di tecnologia mobile dovrebbero far qualcosa per ridurre le radiazioni emesse dai loro prodotti che, secondo quanto rilevato dagli studi del Dr Vini Khurana, provocano più tumori del tanto bistrattato (a ragione) fumo.

I dati provenienti da questa ricerca appena pubblicata non lasciano davvero margini di dubbio: l’utilizzo ripetuto di cellulari per circa 10 anni raddoppia il rischio di contrarre un tumore al cervello. Un periodo di tempo molto breve che, sulla base di alcuni test effettuati dallo stesso Khurana, seppur breve, si è rivelato sufficiente per ottenere risultati così devastanti.

Va però detto che qualcosa si muove, infatti per la lotta contro le radiazioni dei cellulari sono già state messe in piedi alcune importanti iniziative, da parte di governi come quello francese e quello tedesco, entrambi promotori di ampie campagne di sensibilizzazione, rivolte soprattutto ai bambini, e nelle quali viene chiesto alla popolazione di non abusare dei telefoni cellulari.

T-Mobile finalmente 3G!

Cari lettori appassionati di telefonia mobile, come abbiamo accennato tra le righe di articoli precedentemente pubblicati, la T-Mobile non offre servizi 3G. Ma oggi ha finalmente rilasciato un comunicato stampa

Call of Duty sul vostro cellulare Symbian 3rd

Come vi avevamo preannunciato mercoledì, abbiamo aperto una nuova sezione dedicata ai giochi e programmi rigorosamente freeware per Symbian 3rd.

Oggi vi proponiamo un videogioco che ha fatto praticamente la storia dei giochi di avventura e d’azione sui PC. Lo ritroviamo sui nostri telefonini per portarlo sempre con noi e giocarci nei momenti di svago o semplicemente quando ne abbiamo voglia. Carissimi lettori, stiamo parlando del mitico Call of Duty 4.

Sony Ericsson K660 e W558, nuovi colori

Ormai si sa, Sony Ercsson ama i colori (almeno la maggior parte di essi), ed è per questo che crea nuove varianti di colori per i suoi cellulari. L’ultimo Sony Ericsson ad uscire con un nuovo look è il W580. Il Sony Ericsson W580 è ora disponibile in 6 varianti di colore: nero Boulevard, grigio urban, bianco, Rosa, verde giungla e l’ultimo nato della famiglia Rosso.
L’ultimo colore nato dobbiamo dire che rende il Sony Ericsson un cellulare davvero accattivante.

Entrato nel mercato nell’estate del 2007, Sony Ericsson W580i è un dispositivo che pesa 94 grammi e misura 99 x 47 x 14 millimetri. Porta con se molte caratteristiche, come il tasto centrale per controllare il player musicale, radio FM con RDS, Bluetooth 2.0 con il profilo A2DP e una memory card da 512mb. Per quanto riguarda la connettività, il Sony Ericsson W580 è quad-band GSM GPRS, monta un display TFT da 2 pollici con una risoluzione di 240 x 320 pixel a 256K colori, browser netfront, e-mail, lettore RSS, una fotocamera da 2 megapixel con la possibilità di registrare i video (ma solo con 176 × 144 pixel di risoluzione).

LG Mobile Clubbing, divertimento nella nightlife milanese

Giovedi 17 aprile prenderà il via la prima delle serate dell’LG Mobile Clubbing, una serie di eventi che LG ha organizzato a Milano per coinvolgere il vasto pubblico della “capitale” dell’happy hour e del divertimento avvicinandolo al nuovo mondo LG Life’s Good.

I locali coinvolti attivamente nelle serate LG Mobile Clubbing saranno il Living (in zona Sempione), l’Exploit Milano (che si affaccia sulle Colonne di San Lorenzo) ed il Refeel (Porta Romana), selezionato anche come vetrina per esporre da aprile a dicembre i cellulari LG.

Nokia N82, nuovi dettagli sull’ultimo firmware

Dopo il rilascio del firmware per il Nokia N95 8GB, oggi torniamo a parlare di Nokia N82 ed il suo nuovo firmware (versione 20.0.062 di ben 260 MB), che porterà con se moltissime novità e piccole rivoluzioni, tra le quali: Flash lite 3, WRT (Web Run Time WinGet) e la funzione di geotagging.

Accanto a queste nuove caratteristiche, avremo l’incremento del bluetooth con l’aggiunta del supporto AVRCP.

Ma adesso andiamo a vedere insieme i nuovi dettagli sull’ultimo firmware per Nokia N82:

Sony Ericsson Paris: Wi-Fi, GPS e molto altro

Sony Ericsson ha in serbo un’interessante sorpresa per un futuro non imminente. Infatti sono uscite le prime immagini del nuovo Sony Ericsson Paris, il nuovo dispositivo che dovrebbe essere il concorrente dell’Xperia X1, con caratteristiche probabilmente superiori. Dalle immagini si può notare che avrà una scocca tutta lucida e molto elegante.

Sarà un po più sottile del Nokia n96 (che misura 18 mm di spessore), molto probabilmente simile all’Xperia X1 (17 mm di spessore). Comunque non male per uno smartphone slide di questo livello.

VoIP, perché non decolla?

Con questo articolo ci rivolgiamo a tutti voi, cari lettori, sottoponendovi una domanda: ormai tutti (o quasi) conoscono il protocollo VoIP, ovvero quella tecnologia che ci permette di comunicare tramite computer o telefono semplicemente sfruttando la connessione ad internet, allora, perché non è decollata come metodo comunicativo pur avendo costi inferiori a quelli che ci propongono le attuali compagnie telefoniche?

Per rispondere diamo un’occhiata alle principali cause per le quali la tecnologia VoIP non è decollata, per capire come realmente possiamo agire per far diventare di comune interesse questa tecnologia: