Nokia presenta il nuovo cellulare 3G low cost 2730 Classica

Nokia ha annunciato qualche giorno fa’ l’imminente arrivo sul mercato di un nuovo dispositivo economico di terza generazione ribattezzato 2730 Classica. Un cellulare con scocca monoblocco dalle caratteristiche davvero interessanti, soprattutto per il suo rapporto qualità prezzo. Il 2730 Classica è compatibile con le reti UMTS. È dotato di un display QVGA da 2 pollici, con una risoluzione di 240 x 320 pixel e oltre 262 mila colori visualizzabili. La fotocamera integrata è una 2 Megapixel completa di zoom digitale e funzionalità per il videorecording. Il player audio è compatibile con alcuni dei formati più diffusi in ambiente mobile, come MP3, WAV, AAC, AAC+, MIDI e WAV, mentre il riproduttore video supporta l’utilizzatissimo 3GP.

È dotato di connettività Bluetooth e USB 2.0, di una radio FM integrata e di un client mail. Come browser per la navigazione Wap, invece, il candybar dovrebbe essere dotato in modo nativo dell’eccellente Opera Mini. Non manca nemmeno un ingresso jack da 3,5 mm per le cuffie standard. Non è chiara la capacità di memoria interna del device, ma è comunque presente uno slot di espansione per microSD, fino ad una capacità massima di ben 2 GB.

IEA: cellulari e devices portatili una delle maggiori cause dello spreco energetico

Il cellulare è uno dei mezzi con cui si sta mettendo in ginocchio il pianeta? Detta così sembra quasi una battuta, un qualcosa di fantascientifico, e invece sembra proprio che il telefonino, insieme ad altri prodotti portatili divenuti parte di noi da anni, come lettori musicali, MID, palmari, HD portatili, ecc…siano una delle cause dello spreco energetico attuale. Ad affermare questo è la IEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia, in un rapporto pubblicato qualche giorno fa’. La crescita sempre maggiore della produzione di dispositivi ad uso personale e domestico, insieme ad una domanda sempre più esigente, comporterebbe, secondo l’Agenzia, un vertiginoso aumento dei consumi energetici.

Ogni prodotto necessita di una carica per poter funzionare e la diffusione planetaria di questo tipo di oggetti, ma soprattutto le cattive abitudini, sia nella produzione che nelle scelte degli individui, rischia di vanificare gli sforzi fatti finora per arginare il problema dello spreco dell’energia. Si ipotizza, addirittura, che entro il 2030 si triplicherà la percentuale di tali consumi e, di conseguenza, si assisterà ad un aumento delle emissioni di anidride carbonica nell’aria che aggraverà i problemi già seri in termini di salute ambientale e sociale.

Samsung W760: slider con fotocamera a infrarossi

Tra le novità firmate Samsung Electronics rese note in questi ultimi giorni è doveroso dedicare un particolare spazio allo slider W760, dotato di una caratteristica tecnica abbastanza singolare rispetto ad altri telefonini presenti sul mercato. Ma partiamo con ordine, citando le principali specifiche tecniche di questo interessante device. Il W760 ha un design abbastanza giovane, elegante e molto simile ad altri sliders presenti sul mercato. È un dispositivo GSM compatibile con le reti di terza generazione e con le più veloci HSDPA. È dotato di un ampio schermo AMOLED da 2,8 pollici, mentre il modulo fotografico è un 3 Megapixel con funzionalità per il videorecording e autofocus.

È presente, inoltre, una luce LED per utilizzare il terminale come torcia, la tecnologia DMB (Digital Multimedia Broadcasting) per poter visualizzare la tv digitale in mobilità e la connettività Bluetooth 2.0. Ovviamente non mancherà neppure un player audio/video compatibile con i formati più diffusi in ambiente mobile. Fin qui niente di strano, si tratta di un prodotto simile a moltissimi altri. Ma il segreto del W760 di Samsung è nascosto nella fotocamera integrata.

Vodafone: app store a fine anno

Sembra che la mania dell’app store non abbia contagiato solamente le grandi case produttrici di dispositivi mobili ma anche le stesse compagnie telefoniche. Dopo Apple, RIM, Android, Microsoft e Nokia, infatti, spunta fuori anche lo store online firmato Vodafone. L’esordio è previsto per la fine di quest’anno e l’Italia è tra i paesi che avranno per primi tale servizio, insieme a Germania, Grecia, Olanda, Regno Unito, Irlanda, Portogallo e Spagna. Scopo principale dell’operatore è, oltre a raggiungere il più ampio numero di utenti possibile, quello di realizzare applicazioni ad ampio respiro, che possano cioè essere utilizzate praticamente con tutti gli smartphones offerti dalla compagnia.

Vodafone avrà il 30% dei ricavi su ogni software, mentre il restante 70% andrà agli sviluppatori. Ancora non è chiaro su quali saranno le modalità di pagamento, anche se si ventila già l’ipotesi di utilizzare non solo i conti online o le carte, ma anche il credito residuo delle sim card Vodafone. Mistero anche sul nome dell’app store del colosso britannico. Certo è che lo store online di Vodafone punta ad ottenere una capillarità enorme.

iPhone: un’arma efficace per i marines?

Le discussioni intorno all’iPhone e ai suoi utilizzi, come abbiamo visto tantissime volte nei nostri articoli, sono diverse e le posizioni sono spesso contrastanti. C’è chi lo considera un valido mezzo per la navigazione Web, chi lo considera un bluff commerciale a causa del suo rapporto qualità-prezzo e chi, invece, vede nel melafonino il punto di svolta dell’intero settore smartphones. Se però l’iPhone viene visto un mezzo ancora troppo “giovane” per una clientela manageriale e business, il touchscreen device più famoso del pianeta sta ottenendo consensi in un terreno abbastanza lontano da quelli in cui siamo abituati a vederlo.

Secondo un articolo apparso nei giorni scorsi sul noto quotidiano The Independent, infatti, l’iPhone si rivela un terminale particolarmente adatto tra gli ambienti militari statunitensi. Il motivo? L’estrema semplicità di utilizzo e la possibilità di connettersi al Web in modo efficace per trasmettere e ricevere informazioni. Tutto questo significa non soltanto condividere testi in tempo reale, ma anche immagini, punti di localizzazione, coordinate.

iPhone 3G: TIM rinnova la sua offerta Tutto Compreso 2.0

Ci sono delle novità che arrivano da Telecom Italia Mobile e in particolare sulle tariffe dedicate all’iPhone di Apple. Piani che hanno fatto discutere, insieme a quelli offerti da Vodafone, e che, dopo quasi un anno, subiscono delle sensibili modifiche. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta e quali saranno le nuove condizioni che TIM offre agli acquirenti del melafonino: innanzitutto cambia leggermente il nome, che diventa “Tutto Compreso 2.0 per iPhone”. Il profilo più basso, “Tutto Compreso Starter”, passa da 30 euro a 15 euro, con un entry ticket di 199 euro per la versione da 8GB e di 269 euro per la versione da 16GB.

Tutto Compreso 35”, invece, è la tariffa che sostituisce la vecchia “iPhone Tutto Compreso 250”, e il prezzo passa da 50 euro a 35 euro (i minuti a disposizione sono 200 e il prezzo dei due touchscreen devices sono 189 e 259 euro). “Tutto Compreso 60”, al costo di 60 euro mensili, mette a disposizione 600 minuti di telefonate e le due versioni dell’iPhone a 149 euro e 219 euro. 1000 minuti, invece, per coloro che opteranno per “Tutto Compreso 90”, con un entry ticket di 99 e 169 euro.

HTC: primo cellulare di fascia bassa in arrivo?

L’avvento degli smartphones ha cambiato radicalmente il volto del mercato della telefonia mobile. Con il boom della tecnologia touchscreen, l’esordio di grandi colossi informatici nel settore e con i nuovi must del settore abbiamo assistito ad un crescendo di domanda e di offerta di terminali di fascia media e alta dotati di caratteristiche estremamente avanzate rispetto ai normali telefoni cellulari. Con l’affermarsi degli smartphones molte case produttrici hanno fatto in modo di ritagliarsi una fetta di quel mercato, attraverso devices che potessero competere con una concorrenza sempre più difficile e di alto livello.

Una delle aziende che negli ultimi anni è riuscita a diventare un marchio di garanzia in tale settore è senza dubbio High Tech Computer, soprattutto con la sua gamma Touch, contraddistinta da ottimi prodotti e da un’interfaccia grafica che riuscisse a sopperire alle mancanze di Windows Mobile nell’utilizzo in touchcreen. Ma non solo: HTC è anche la prima azienda ad aver realizzato il primo Google Phone – il G1 Dream – aprendo il software Android patrocinato da Mountain View e dalla Open Handset Alliance al mondo della telefonia.

LG Electronics: risultati sopra le aspettative

Molti analisti sembrano essere ottimisti sull’andamento dell’economia globale, dopo il picco più grave della crisi a inizio anno. Ovviamente nulla termina cosi bruscamente ma si sente sempre più spesso la frase “il peggio è passato”. In attesa di avere la conferma sul campo di tale cambiamento, le case produttrici devono fare i conti con un mercato ancora instabile e imprevedibile. Sony Ericsson ha fatto sapere, qualche giorno fa’, di essere pronta a tagliare 2 mila posti di lavoro per ridurre i propri costi. Ma non tutte le aziende si trovano in situazioni critiche come la joint venture nippo-svedese.

La sud coreana LG Electronics, ad esempio, non ha motivo di lamentarsi troppo, dopo aver visto i risultati del primo quadrimestre del 2009. Il gruppo commerciale, infatti, ha registrato sì una flessione delle vendite del 7% circa rispetto ai quattro mesi precedenti, ma ha incrementato il proprio fatturato di quasi il 27% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Insomma, il colosso asiatico sembra essere riuscita a trovare un equilibrio abbastanza stabile sul mercato mobile, soprattutto nel settore dei dispositivi touchscreen.

Antitrust: Vodafone nell’occhio del ciclone

Torniamo a parlare della storia infinita tra compagnie mobili e Antitrust, un rapporto che, soprattutto negli ultimi anni, si è trasformato in una vera e propria sfida, attraverso mega sanzioni, ricorsi e polemiche chilometriche. Ad essere sempre al centro del problema è senza dubbio la mancanza di trasparenza, il ricorso a spot ingannevoli e a clausole invisibili che rendono le strategie comunicative e commerciali dei carrier altamente discutibili sotto molti punti di vista. Ma non sempre le aziende mobili vengono riprese o criticate per la condotta verso gli utenti: anche il rapporto di concorrenza con gli altri gruppi sono spesso sull’occhio del ciclone, a causa di pratiche altamente scorrette.

L’ultima notizia in ordine di tempo riguarda un procedimento per inottemperanza degli impegni presi che l’Authority ha deciso di aprire contro Vodafone. Secondo l’organismo di controllo, il gruppo britannico non avrebbe rispettato un contratto firmato nel 2007 con Bt Italia, che prevedeva l’ingresso di quest’ultima nel mercato della telefonia mobile con i propri servizi fissi e mobili, affidandosi alle reti di Vodafone.