Google: Nexus 3 in lavorazione

Google sta preparando un nuovo smartphone della gamma Nexus, lo ha confermato ufficialmente il Senior Vice President della divisione Mobile di Google Andy Rubin durante la conferenza Google I/O 2011.

Il Nexus è quello che usiamo per alzare i nostri standard, quindi ne arriveranno sempre di nuovi sul mercato“, ha annunciato Rubin. Ma guai ad azzardare date precise: “Faremo un annuncio in futuro“, ha chiosato in maniera generica il dirigente di Google.

Android Ice Cream Sandwich e tutte le altre novità di Google I/O 2011

Come largamente previsto, durante il keynote che si è tenuto ieri sera a San Francisco, Google ha presentato ufficialmente la nuova versione di Android che riunisce in un unico progetto le piattaforme Honeycomb e Froyo dando vita a un sistema operativo compatibile con tutti i dispositivi: dagli smartphone ai tablet fino ai computer. Il suo nome? Android Ice Cream Sandwich. Il logo ufficiale è quello che vedete sopra.

Pur avendo una numerazione e delle funzionalità ancora abbastanza avvolte dalla nebbia, grazie a ciò che si è visto ieri al Moscone Center possiamo anticiparvi che Android Ice Cream Sandwich sarà open source (al contrario di Honeycomb: evidentemente le polemiche sono servite) e porterà tutte le funzionalità di Android finora riservate ai tablet anche sugli smartphone.

Android: 350.000 dispositivi attivati ogni giorno

Se il buon giorno si vede dal mattino, il 2011 di Android si prospetta come un anno davvero sfavillante. Svelando i risultati fiscali del primo trimestre dell’anno, Google ha infatti annunciato che le attivazioni di dispositivi Android sono cresciute del 14% rispetto al mese di dicembre. Questo significa che vengono attivati 350.000 dispositivi con Android al giorno, sinonimo di 10.5 milioni di device attivati al mese e 126 milioni attivazioni all’anno.

Numeri da record che fanno il paio con quelli dell’Android Market: sono già 3 miliardi le applicazioni per Android dislocate sui telefonini di tutto il mondo, da quelle per i social network ai giochi passando per le utility dedicate ad attività come trovare indirizzo ip, appuntare note, ecc.. Come ormai saprete, ce n’è davvero per tutti i gusti.

Nexus S in Italia con Vodafone

Se avete impostato Google come pagina iniziale del vostro browser, ve ne sarete sicuramente accorti grazie al messaggio pubblicitario che campeggia da qualche ora sotto il motore di ricerca più famoso del mondo. Vodafone ha iniziato a vendere il Nexus S in Italia al prezzo di 29 euro al mese (per 2 anni).

Si tratta davvero di un’ottima alternativa per tutti coloro che, poco inclini a sborsare 549 euro tutti d’un butto, non vogliono rinunciare alla possibilità di soddisfare la propria fame da smartphone di ultima generazione puntando sull’ultimo nato nei laboratori della premiata ditta Google/Samsung.

Nexus S, in Italia da febbraio a 549 euro

Finalmente ci siamo! Samsung ha annunciato ufficialmente l’arrivo nel nostro Paese del Nexus S, il secondo smartphone di Google che dopo mesi di rumor e tribolazioni varie arriverà nei negozi del Belpaese a partire dal mese di febbraio.

Tra le frecce all’arco di questo attesissimo dispositivo: il nuovo sistema operativo Android 2.3 Gingerbread, l’accesso a tutti i servizi dell’universo Google e una scheda tecnica di primissimo livello, dalla quale si evince che c’è una sola differenza tra il Nexus S americano e quello italiano: il display, che da noi non sarà Super AMOLED ma Super Clear LCD, da 4.0 pollici.

Android ha un bug nel sistema degli SMS, Google lo “scopre” grazie ad Internet

 Per quanto moderna ed efficiente, Google ogni tanto si concede dei momenti di “distrazione” che non giovano né a lei né ai suoi utenti.

Se siete stati attenti alle cronache provenienti dal mondo mobile nelle ultime ore, sarete sicuramente al corrente dell’esistenza di un bug in Android che porta all’invio di SMS a destinatari sbagliati al posto (o in concomitanza) di quelli indicati dall’utente nel messaggio.

Android: Google come ci guadagna?

Come tutti voi ben saprete, Android è un sistema operativo gratuito ed open source. Questo significa che tutti possono avere accesso al codice sorgente dell’OS e che, soprattutto, quando si acquista un nuovo smartphone basato su tale piattaforma non si pagano licenze legate al software. E allora – ci domandiamo noi e vi domanderete sicuramente anche voi – come fa Google a guadagnare con Android? Per tentare di rispondere a questa domanda da 10 miliardi di dollari (ossia i guadagni che il gigante di Mountain View dichiara di conseguire grazie al suo sistema mobile), il sito ‘ Taranfx ‘ ha stilato una lista di possibili fonti di guadagno assicurate da Android a Google nel presente e nel futuro prossimo. Che ne dite di darle un’occhiata insieme a noi?

Wac e Jil si fondono per il mercato delle App

 

Il mercato delle applicazioni mobili è solo all’inizio e già le software house continuano a darsi colpi bassi per prendere la supremazia dell’applicazione più diffusa. Fatto sta che anche gli operatori giorno dopo giorno tentano di entrare in questo mercato.

Purtroppo alla Vodafone è andata male, ed infatti abbiamo visto qualche giorno fa la decisione di chiudere il suo Vodafone 360 con le applicazioni dedicate. Ma i dati più interessanti arrivano dalla società di ricerca Chetan Sharma, che ha fatto i numeri dicendo che il mercato delle applicazioni solo per Apple tocca i 4,1 miliardi di dollari all’anno.

Il Nexus One ha fallito

Mi ricordo ancora quando per la prima volta vidi questo terminale progettato da Google e realizzato da HTC e rimasi subito molto colpito dalle potenzialità di questo smartphone che reputavo essere all’altezza, se non anche superiore, ad iPhone. Le aspettative sul Nexus One erano altissime e fin dalla sua prima apparizione veniva definito come il dispositivo più evoluto che ci fosse in commercio.

Grazie alle sue caratteristiche hardware evolute ed al sistema operativo Android che permetteva libero sfogo alla fantasia si prevedevano vendite da record per questo Googlefonino, ma così non è stato. Il Nexus One ha ufficialmente fallito e questo è certificato dalla cessazione della produzione di questo dispositivo che non è nemmeno più disponibile per la vendita.

Apple si fa le mappe e lascia Google

 

La Apple, ha acquistato di recente la società franco-canadese Poly 9. Quest’ultima si dedica sin dalla sua nascita al settore mappe e la mela morsicata non ha badato a spese per far si che tutto il comparto tecnico di quest’ultima venisse trasferito a Cupertino in California per lavorare alle nuove mappe che saranno fornite dalla Apple. Tecnicamente, con l’assorbimento la Apple ha acquistato il potenziale tecnico e le API dei software, quindi non il già esistente di Poly 9.

Tutto questo per staccarsi una volta e per tutte dai vari Google Earth, Google Maps, MapQuest ed altri software, anche perchè sembra che la Apple non voglia essere più nell’elenco clienti di Google, Yahoo, Microsoft o Skype, ma farsi tutto da se.

Svilupparsi da se le applicazioni Android

 

Google ha deciso di estendere alla “sua” grande rete tutte le idee dello sviluppo per device mobili Android. L’idea portante del supporto dell’open source per il sistema operativo, ha dato la possibilità al Big del search engine proprio di spodestare lo scettro detenuto da Apple in alcune aree di interesse nel settore smartphone.
L’applicazione di cui parliamo oggi è dedicata al mondo degli utenti, cioè una fetta di popolazione attiva nel processo di acquisto, ma passiva nel processo di realizzazione sistema che Google vuole far entrare di diritto in questa fase. Proprio con il lancio di App Inventor for Android, infatti, Google permette anche a chi non ha dimestichezza con la programmazione di realizzarsi da solo i suoi software e magari proporli alla stessa casa. L’ambiente di sviluppo di questa applicazione è di semplice utilizzo e basato completamente sul mondo visuale. Per poter entrare in contatto con l’immissione di pulsanti e funzionalità, basta sapersi giostrare nel drag & drop di Windows per trascinare gli oggetti nelle posizioni che vogliamo e dare input sul funzionamento di questi oggetti. Oltre a questo nell’editor visuale, ci sono una serie di possibilità che permettono di integrare i nostri software a servizi di social networking, di messaggistica istantanea oppure ad altri software.

Crescono i developer di Android

 

 

Le nuove statistiche sul mercato degli smartphone e degli sviluppi delle piattaforme parlano chiaro: la crescita è esponenziale per gli smartphone basati sul sistema operativo Google Android, soprattutto da parte degli sviluppatori. Infatti, il plan pubblicato rende noto che il numero degli utenti developer che si dedica allo sviluppo delle applicazioni per Android ha superato notevolmente il numero degli sviluppatori per Apple. Questo risultato è evidente anche se andiamo a guardare il boom che negli ultimi mesi si è avuto sulle applicazioni arrivate sull’Android Market.
La ricerca è stata condotta dalla Vision Mobile su un target di 401 sviluppatori (singoli e software house) di applicazioni per smartphone. I dati evidenziati hanno confermato il sorpasso di Android rispetto ad Apple.

Nexus Two? Non si farà, parola di Eric Schmidt

Zitti tutti, parla Eric Schmidt. Il CEO di Google ha rilasciato una lunga intervista al Telegraph in cui sono stati chiariti molti degli obiettivi e dei progetti che il colosso di Mountain View intende perseguire nei prossimi mesi. Si è parlato del sistema operativo online Chrome OS, di Android e di Nexus Two, il tanto vociferato smartphone che doveva fare da contraltare a iPhone 4 e che invece – per il dispiacere di molti e la gioia di altrettanti – non arriverà mai sul mercato.