Quasi fosse un suo nuovo, irresistibile prodotto tecnologico, casa Apple è riuscita a creare un clamore senza precedenti intorno alla fecola di patate. Si tratta di una sostanza amidacea ricavata dai noti tuberi tramite un processo fisico, si presenta in microgranuli (quasi polvere) e tende molto a compattarsi.
Questa ormai celeberrima sostanza, oltre che in cucina, sta diventando sempre più di moda nelle industrie che vogliono assumere un appeal ecologico (che si sa quanto sia importante, di questi tempi), in quanto ideale per creare delle confezioni completamente biodegradabili, più leggere, più economiche e meno inquinanti in caso di termovalorizzazione. Insomma, tutto ciò che in molti si aspetterebbero da un sostituto “verde” della plastica, tranne che per un presunto spreco di beni alimentari, tanto rari in talune aree del mondo.
E’ proprio questo il dibattito che sul web (ma non solo) si è scatenato dopo la notizia di un avvenuto accordo tra Apple e la compagnia tedesca PaperFoam (fornitrice da anni di Motorola), teso alla produzione di milioni di confezioni ecologiche per iPhone 3G, fatte proprio con la fecola di patate.